LA STORIA – ALZANO – Ilaria che all’anagrafe è Eros. “A 26 anni ho deciso di cambiare sesso, la mia vita, il mio paese che mi ha capito, gli amici, i miei sogni e mia madre, che non mi accetta…. “

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Ilaria (all’anagrafe Eros), è al lavoro al bar ad Alzano Lombardo, mattina d’estate, fa caldo, lei sorride ai clienti e si prende dieci minuti per raccontarsi, perché Ilaria ha una storia da raccontare, la sua storia, una storia di un ragazzo che sente dentro qualcosa che non va, di un cuore che batte e sussurra di combattere per cambiare quel qualcosa e diventare ciò che Eros sente di essere, cioè Ilaria. “Ho 26 anni – comincia Ilaria – e ho deciso di cambiare sesso. Sulla carta di identità sono Eros, sono un ragazzo ma io da sempre, sin da bambino mi sento una ragazza e infatti tutti mi chiamano Ilaria. Mi sento donna, e lo sarò. Lo so che non è una decisone facile, lo so che qualcuno farà ironia, sono consapevole di tante cose ma proprio per riuscire a prendere questa decisione sono andata a vivere a Barcellona per due mesi, avevo bisogno di un posto dove stare sola e sentirmi libera e dopo due mesi ho deciso e sono tornata. Ho intrapreso la strada per cambiare sesso”.

Ilaria, due sorelle e un fratello, un padre e una madre. “Mia madre non mi parla più, mio padre invece non è molto d’accordo sulla mia scelta ma non l’ha presa così male. E così vivo ad Alzano in un monolocale da sola e lavoro qui al barettino del paese”.

Ed è proprio il paese la grande e positiva sorpresa per Ilaria: “Mi hanno accettato tutti alla grande – commenta Ilaria – e francamente non me l’aspettavo, il mio paese mi ha stupito in positivo, la gente mi ha capito, e non era facile accettare un trans in questo paese, ma hanno capito che il mio carattere rimane quello, cambio sesso ma non cambio cuore e anima, i miei amici non hanno perso un amico e trovato una ‘checca’ per dirla come qualcuno magari direbbe. Semplicemente io sono quello che volevo essere da prima, quella che mi sono sempre sentita”.

Quando ti sei accorta che volevi essere altro? Da piccola giocavi a calcio? Facevi fatica a frequentare coetanei maschi? “Giocavo a calcio e il calcio mi piace ma io dentro mi sentivo una bambina. Mi mettevo di nascosto i vestiti di mia mamma, volevo stare con le bambine, mi sentivo come loro, ho cercato di fingere perché temevo il giudizio degli altri, e ho finto fino a 24 anni, ma non volevo andare avanti a essere un finto etero”.

Non hai mai avuto una ragazza? “Sì, ho avuto ragazzi e una ragazza per tre anni, ma poi ho capito che non era un innamoramento sessuale, gli volevo bene, avrei fatto tutto per lei ma non era amore, una storia strana, quasi inconsciamente l’avessi per fare pace con mia madre e i miei genitori ma poi ho capito che non potevo prendermi in giro, mi facevo solo del male. A 18 anni ho detto a casa che ero gay, allora non avevo ancora capito che la mia strada era quella di cambiare sesso, mia mamma l’ha presa molto male e mi ha buttato fuori di casa”.

Ilaria rimane ad Alzano, vive in un monolocale…

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