LA STORIA Flavio e Gianni: professione pastori “In val di Scalve non hanno capito…”

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Flavio Bendotti fa il pastore. Ha 60 anni. E’ l’unico di Colere a fare il pastore. Lo scorso anno era stato al centro di una polemica per aver perso (all’asta) l’alpeggio colerese che aveva sempre avuto in concessione. Il Comune aveva indetto un Bando ma con una clausola che impediva a Flavio di partecipare (ci volevano 42 UBA, Flavio ne aveva 33: l’UBA vale 6 pecore e mezza). Flavio aveva chiesto il rinnovo della concessione dell’alpeggio Polzone-Conchetta-Colle della Guaita. Un rinnovo che lo avrebbe portato dritto alla… pensione.

L’asta era andata a un pastore di Borno. Flavio ci è rimasto male, pensava che l’amministrazione riservasse una sorta di priorità a chi abitava in paese. Poi si è aggiunta una polmonite che gli ha lasciato il segno. Adesso sta risalendo con un gregge di 800 pecore le valli, è sui prati di Sovere. Il gregge non è tutto suo, è diviso tra tre proprietari. Con lui c’è uno dei tre soci, Gianni Forchini, 65 anni, che ha una sorella suota in Bangladesh, famosa per le sue iniziative, Suor Tecla, e un fratello missionario in Costa d’Avorio, Padre Antonio, della famiglia dei “president” perché i Forchini a Sovere sono tanti e i soprannomi resistono per distinguere i vari ceppi.

Torniamo a Flavio: nato a Colere. “A fare il pastore ho cominciato a vent’anni, poche pecore, una decina. No, nessuno della mia famiglia faceva il pastore, mio padre era chiamato ‘Salvina’, in tutto sei fratelli e una sorella, ma a me piaceva fare il pastore. Ho comprato dieci pecore ma con quelle poche pecore mica potevo fare il pastore di professione, mi aggregavo ad altri pastori, ero stipendiato. Questo per dieci anni”….

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