LA STORIA Francis che si chiamerà Francesco Verranno battezzati in cattedrale 5 migranti nella notte di Pasqua

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Villa Jesus è subito dopo il ponte sulla Valle dei Mulini, a Castione, un breve tratto di strada, si svolta a destra ed ecco il parco che dà sulla val di Tede. Qui dall’agosto di due anni fa sono ospitati i “migranti”. Ad oggi sono 56, ma è una vorticosa girandola di giovani arrivati dal mondo dei poveri, in cerca di fortuna e forse qualcuno in cerca di avventura, anche se pagata comunque a caro prezzo e a rischio di lasciarci la pelle nel grande cimitero che è diventato il tratto di mare tra Libia e la nuova terra promessa, sì, la nostra Italia che a noi non pare proprio l’Eden ma per loro è una sorta di paradiso terrestre. O almeno così la vedevano di lontano. Adesso molti hanno avuto ripensamenti più che giustificati, mentre aspettano giorni, settimane, mesi e anni la sentenza della temuta Commissione che darà loro lo status di rifugiati o, come nella maggior parte dei casi, lo negherà. Seguirà ricorso che rimanda il giorno del giudizio definitivo solo di qualche mese.

A Villa Jesus torniamo dopo quei lontani giorni della grande protesta, delle adunate e proteste di piazza contro la temuta “invasione”. Le proteste sono sfumate in niente, quei migranti di colore vanno a giocare a calcio nel campetto dell’oratorio, salgono a Dorga, scendono a Clusone a scuola, sì, proprio a scuola, una sezione staccata delle medie di Costa Volpino, a loro destinata, per insegnargli non solo la lingua ma i fondamentali per vivere (o anche solo sopravvivere) in questa nazione che nella sua pancia conserva le contraddizioni del rifiuto e dell’accoglienza.

Vengono da altri paesi, parlano lingue tra loro diverse, hanno fedi e storie a volte contrapposte.

La notizia è che il sabato santo, dopo la benedizione del fuoco e dell’acqua, cinque migranti saranno battezzati dal Vescovo. Battesimo, eucarestia e cresima insieme, perché sono giovani adulti e la loro stessa precarietà di “status” (migranti o rifugiati chiedenti asilo) richiede tempi stretti.

Qui incontriamo uno dei cinque “catecumeni”, che per l’occasione viene rispolverato tutto l’antico iter di quando il battesimo lo ricevevano appunto gli adulti e vestivano la veste candida (da cui deriva il “candidati” che si attribuisce a chi aspira a un qualsiasi ruolo)…

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