Ci sono gesti che restano indelebili, così come le persone. La storia che sto per raccontare nasce da un post trovato, quasi per caso, scorrendo le notizie di Facebook. Alt, la mia attenzione si ferma proprio qui: “Desideriamo ringraziare gli amici di Giambattista Ravelli e anche Orietta Ferrari, moglie di Giambattista, per aver donato al Rifugio il ricavato del funerale (donazioni piuttosto di fiori). Giambattista stesso ha donato molto al Rifugio di Gorzone e ci fa piacere che i suoi amici abbiano voluto seguire i suoi gesti generosi. Grazie a tutti”.
Poche parole, che vanno dritte al cuore. Giambattista Ravelli, che tutti hanno sempre chiamato semplicemente Gibi, era di Pian Camuno, e a portarselo via a 49 anni è stata una malattia. Cerco Orietta, la trovo al telefono mentre è al lavoro, a Lovere, in una giornata di sole, ma è un sole che fa ancora fatica a brillare.
“Gibi è sempre stato un amante degli animali e ha sempre fatto donazioni ai canili, in particolare quelli più in difficoltà, lo ha fatto anche pochi giorni prima di andarsene… e la sua generosità ha contagiato anche i suoi amici”.
Le lacrime scorrono, i ricordi soffocano la voce, ma Orietta fa un respiro profondo e prosegue. “Io e Gibi siamo insieme dai tempi delle scuole superiori e abbiamo condiviso questo grande amore per i cani. La prima ad arrivare a casa nostra è stata Margot, una boxer che purtroppo ci ha lasciato dopo 13 anni e noi abbiamo sofferto talmente tanto che abbiamo deciso di non concentrare il nostro amore soltanto su un cane, ma di aiutare quelli meno fortunati, in particolare quelli del Sud che abbiamo sempre trovato in condizioni peggiori…
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