Quel ‘passaggio’ che abbiamo pubblicato nel numero scorso era il tracciato del vecchio percorso (dismesso) del trenino, che da Bergamo, collegava Lovere e Costa Volpino a Cividate Camuno gestito dalla società Anonima della Guidovia Camuna, aperta nel 1901 e dismessa nel 1931. Questi documenti sono stati trovati e documentati dallo storico Giuliano Fiorani. E’ anche bene sapere che quel pezzo di strada, il Podestà di Lovere, il 13 giugno 1937 con delibera, inoltrava alla Prefettura di Bergamo la richiesta di fusione con Costa Volpino e Castro. I tre paesi in unico paese comune, da denominare ‘Lovere’, malgrado il parere favorevole del 1 marzo 1938 del Rettorato Provinciale, la pratica non ebbe seguito. La vita prese il nome di ‘Macallè’, a ricordo dell’omonima città d’Etiopia, Macallè occupata dagli italiani durante la guerra d’Abissinia. (nella foto in quel tratto di strada c’era una trattoria chiamata Bersaglio, poi diventata successivamente pizzeria Bella Napoli, quando esisteva il Poligono di Tiro a segno di Lovere, in quel di Costa Volpino).
E qui pubblichiamo i testi originali del 1907 (dove un giovane di 20 anni perse la vita al poligono di tiro) e del 1910
“Domenica scorsa durante le esercitazioni di Tiro a Segno, rimaneva gravemente ferito al cranio il giovane Pievano Angelo d’anni 20, addetto alle segnalazioni. La causa del grave incidente, si presume, da una pallottola che colpiva il terrapieno ed attraversandolo avrebbe trapassato il disgraziato mentre questi, ritto in piedi stava rattoppando un foro nell’alto del Bersaglio, operazione, credo, che deve aver luogo, quando il fuoco viene sospeso pei segnali. Lunedì le autorità procedettero all’esame minuto dei terrapieno, indi per provare la resistenza di questo spararono ben 40 colpi parte a 100 metri e parte a 200.
Il fatto risulta che di questi colpi 8 pallottole perforarono il terrapieno e le altre più o meno a segno contorcendosi orribilmente, deviavano dal loro percorso, ascendenti a circa cent.86 dal punto colpito, o discendendo sotto il bersaglio. Il poveretto dopo due ore spirava all’Ospitale onde era stato trasportato”. (18 maggio 1907 – Il Sebino)
Il Poligono di Tiro a Lovere
La notizia che ci vien comunicata, e della verità della quale non ne dubitiamo, poiché fornitaci da fonte sicura, non può che rallegrarci, poiché vediamo coronati gli sforzi della Direzione della Società, ed appagati non solo i desideri di tutti i miliari in congedo illimitato di Lovere e dintorni, ma anche di tutti coloro che dalle esercitazioni di tiro ne sogliono trarre diletto e profitto. Finalmente è stato, dalle Autorità superiori, approvato il progetto per il riattamento del nostro poligono di tiro.
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