VILLONGO – IL CASO LA VERSIONE DI MARIANNA “In municipio regna un’aria di terrore. Il mio conflitto con la Segretara Comunale. Nessun rinvio a giudizio finora”

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Nel retroscena (il riferimento è proprio al teatro) del palco dove i primattori sono pur sempre gli amministratori eletti, a volte si svolge la “vera” commedia, o tragedia, a seconda dei casi. E’ un classico del racconto anche cinematografico, basti citare “Luci della ribalta” di Chaplin. Non sempre quello che va in scena è la realtà, troppo spesso sta dietro le quinte. Siamo a Villongo. Mentre la dialettica politica si sta già spingendo verso le elezioni del 2017, tra meno di un anno, ecco che dietro le “quinte”, negli uffici del municipio, si sta sviluppando una vicenda intricata. Era il gennaio scorso quando la Guardia di Finanza sequestrava i computer di due dipendenti comunali, Donatella Chiari e Marianna Maria Soggetti, accusate di aver manomesso il sistema di rilevazione delle presenze al lavoro. Sono passati sei mesi e… “Non c’è ancora stato alcun rinvio a giudizio”, fa sapere adesso Marianna Soggetti. Che lascia alla Procura di Bergamo la responsabilità di provare perché mai avrebbe manomesso l’ammontare delle ore straordinarie quando, come sottolinea qualcuno, “in tre anni ha fatto 510 ore straordinarie e quelle contestate sarebbero solo 12… Secondo voi uno manomette il sistema per 12 ore quando ne ha fatte regolarmente 510?”. Infatti, nonostante il sequestro dei computer, le due indagate sono tornate al lavoro. Ma a questo punto Marianna Soggetti va al contrattacco e scopre gli “altarini”. E’ come se sul palco del teatro all’improvviso cadesse un fondale e si vedessero appunto i movimenti degli attori fuori campo….

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