E stavolta se la prende con gli… ascoltatori. Non c’è pace a Radio Maria. Così dopo l’invio di…testamenti in bianco ad anziani ascoltatori, così dopo la ‘guerra’ senza esclusioni di colpi con altre emittenti per accaparrarsi frequenze e fondi statali, così dopo gli anatemi sul…funerale alla Cirinnà rea di avere dato il via alla legge sulle unioni civili, così dopo che uno dei suoi più fedelissimi speaker radiofonici ha sostenuto che il terremoto era il castigo di Dio dovuto all’approvazione delle unioni civili, adesso arriva anche la tirata d’orecchie ai poveri ascoltatori. E’ martedì mattina, 8 novembre, nubi basse in cielo, un vento freddo sferza la terra e padre Livio Fanzaga pensa così di scaldare i propri ascoltatori: “Non è spiegabile – tuona padre Livio dai microfoni della radio – che nei mesi di ottobre e in questo inizio di novembre i soldi che ci inviate a radio Maria siano così diminuiti e non venite a dirmi che c’è la crisi! dovete sostenerci….” e giù a inveire e chiedere fondi ai poveri ascoltatori, che altrimenti la salvezza eterna potrebbe prendere altre vie. “Padre Livio è sempre stato uno che sapeva cosa voleva – spiega un suo vecchio compagno di scuola alle Medie frequentate alla casa dello studente di Bergamo – anche a scuola si imponeva, a volte troppo, aveva una personalità forte e troppe volte non considerava chi gli stava attorno, francamente non mi sarei aspettato di trovarmelo prete, però tutti possono cambiare…poi che sia cambiato davvero è tutto da vedere…”. Nato nella parrocchia di Sant’Andrea l’11 novembre del 1940, si è trasferito da piccolo con la famiglia in Via Monte Sabatino e poi in Via Bastone, poi le scuole Elementari a Dalmine e le Medie alla Casa dello Studente a Bergamo. A 14 anni entra nell’Istituto degli Scolopi dove compie gli studi classici e poi quelli teologici. Viene ordinato sacerdote a Roma il 19 marzo 1966. Poi parte per l’Africa ma torna per motivi di salute, si laurea in teologia presso l’università Gregoriana di Roma e in filosofia presso la Cattolica di Milano. Dal 1987 diventa direttore di Radio Maria, e da lì è un’ascesa, in tutti i sensi, di entrate, finanziamenti a fondo perduto e richiesta di denaro a chiunque. Un ascesa che nel 2016 sta diventando però una discesa, forse offuscato da un delirio di onnipotenza (economica) ha cominciato a infilare un errore dietro l’altro e la gente sta cominciando ad aprire gli occhi e a chiudere il portafoglio….
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