L’APPELLO DI FLORA FIORINA

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GANDELLINO – INTERVISTA AL SINDACO

L’APPELLO DI FLORA FIORINA

“Comunità Montana e Provincia devono avere più attenzione per la montagna”

“Il paese è unito, ottimi rapporti con la minoranza. Tutti collaborano per la crescita del paese”

Francesco Ferrari

 

Floria Fiorinasi appresta a tagliare il traguardo dei tre anni da sindaco di Gandellino.

I progetti che ci eravamo prefisso sono ormai tutti in dirittura d’arrivo – esordisce la prima cittadina – ed è una soddisfazione perché a Gandellino tutti collaborano per la buona riuscita di ogni iniziativa. Per fare un esempio, il prossimo 30 aprile il gruppo paracadutisti ricorderà lo sterminio di Cima Vallona in cui perse la vita Olivo Dordi: saranno qui per commemorare il 50° anniversario di questo episodio di violenza e nell’occasione metteremo una targa in sala consigliare: anche per un’iniziativa di questo tipo che rischiava di passare in secondo piano trovo, invece, la collaborazione di tutti”.

Spesso i piccoli paesi di montagna celano nel proprio tessuto sociale odi, rancori e liti. La prima cittadina di Gandellino può dirsi, invece, soddisfatta dell’unità del proprio paese, compresi anche i rapporti con la minoranza di “Un progetto in comune”, con la quale non ci sono mai state polemiche di rilievo. “Il paese è unito nonostante le difficoltà e sta crescendo: credo che questa sia la cosa migliore in assoluto. Uniti e insieme si può lavorare per raggiungere gli obiettivi prefissati, che contiamo di portare tutti a compimento prima del termine del mandato. La minoranza, chiaramente, fa le sue considerazioni, che molte volte sono valide e vengono recepite da noi. Alla base c’è la volontà di riuscire a cogliere il positivo che viene da ognuno e utilizzarlo al massimo; non prendere in considerazione delle proposte solo perché vengono da altri non ti farebbe crescere. Il problema di fondo della politica italiana sta proprio nell’incapacità di cogliere il buono che viene dagli altri, verso i quali si va contro a prescindere. Maggioranza e minoranza, invece, possono lavorare insieme nell’interesse dei cittadini”.

Tante soddisfazioni, nessuna delusione? “La burocrazia sta rallentando moltissimo alcuni interventi già in programma da tempo e che vogliamo assolutamente completare: purtroppo servono centomila permessi per fare qualsiasi cosa.

Onestamente – continua Fiorina –ero convinta e lo sono tuttora che la Comunità Montana e gli altri enti superiori debbano avere un’attenzione particolare proprio per i paesi montani, che hanno difficoltà lavorative, di servizi, di viabilità. Prendo un caso emblematico: la Provincia recentemente ha realizzato la segnaletica orizzontale sulle strade: sono arrivati fino ad Ardesio, non più su; non sarebbe stato più logico partire da Valbondione? La parte alta è sempre l’ultimo posto dove arrivano. Vorrei che ci fosse più attenzione alle nostre aree: se muore la montagna, muore anche la pianura. Sto facendo da tempo anche un’altra proposta difficile da recepire: se non defiscalizziamo queste aree in difficoltà, non favoriamo la permanenza della gente sul territorio. E’ assurdo che il metano si paghi più a Gandellino che a Bergamo, quando a Bergamo si accende 4 mesi in meno che a Gandellino… Anche i negozi di vicinato e gli artigiani devono essere agevolati attraverso riduzioni delle imposte. Gli interventi che un comune può fare sono limitati (non carichiamo IMU e riduciamo l’aliquota IRPEF): solo un intervento importante a livello regionale e statale potrebbe essere un impulso per il nostro territorio. Quando si fanno le leggi bisogna pensare alla salvaguardia di alcune aree, ma purtroppo queste necessità non si riescono a capire. Certamente, quando si va a votare i comuni piccoli contano pochissimo e si preferisce seguire queste logiche… Basta pensare che anche in Comunità Montana si è deciso di usare tutti i soldi versati dal BIM per i sovracanoni per interventi che esulano dallo sviluppo socio-culturale del territorio da dove provengono i sovra canoni”.

Con gli amministratori dei comuni vicini, invece, i rapporti sono buoni? “I rapporti sono ottimi, anche i colleghi sanno benissimo che bisogna fare sistema”.

Innamorata del proprio territorio e determinata nel perseguire i suoi obiettivi, Fiorina guarda agli ultimi due anni di mandato. “L’obiettivo è completare le opere che abbiamo in programma. I bisogni sono tanti, cercheremo di trovare le risorse. Sono convinta che al termine del nostro mandato saremo riusciti a completare quello che abbiamo promesso, nonostante la lentezza delle pratiche che non dipende dal comune”.

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