Le Mura di Bergamo Patrimonio Unesco a rischio? Il caso della sorgente scomparsa e quello del campo da golf

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Quando le Mura di Bergamo sono state completate ci si è accorti che… non servivano più a nulla. I tempi erano cambiati, l’arte della guerra era cambiata e il baluardo veneto non ha mai visto un assedio: nessun nemico è stato ricoperto di olio bollente e nessuna scena da film di cappa e spada si è consumata. I sei chilometri e oltre della Mura, però, sono serviti di sicuro a una cosa: a proteggere l’unicità e la bellezza di Bergamo Alta, difendendola dagli interventi edilizi moderni. Le Mura stesse, poi, sono diventate una testimonianza unica del tempo passato, ammirata e visitata da turisti e studiosi. Qualcosa però sta succedendo e la bellezza delle Mura potrebbe essere a rischio. Forse non proprio quella delle Mura, ma certo quella della zona di rispetto vicina alle fortificazioni venete. Al momento della costruzione delle Mura furono stabilite regole molto chiare: nessuna costruzione nella fascia di 52 metri dalla fortificazione. Sotto le Mura, quindi, sono stati realizzati e mantenuti bellissimi spazi e verdi e una rete di sentieri e scalette nota in tutto il mondo e celebrata in tante guide per turisti. Questi spazi forse sono a rischio. Forse l’attenzione di chi doveva vigilare è un po’ calata ma fatto sta che le cose stanno cambiando in peggio.

Araberara ha voluto vederci chiaro e comincia con questo articolo a verificare i fatti. Per verificare la situazione bisogna partire dall’inizio, ossia dalla salita verso Città Alta. Chi sale da Città Bassa verso Città Alta lungo il Viale Vittorio Emanuele, dopo avere superato la Funicolare e il monumento ad Antonio Locatelli, se ha buon occhio e voglia di osservare, vede una stradina apparentemente molto corta perché sbarrata da un cartello con scritto “strada senza uscita”…

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