Un fulmine. Un tornado. Il sindaco Giuseppe Carrara non usa mezzi termini per attaccare la dirigenza dell’Albinoleffe. E detto da Giuseppe Carrara ha valenza doppia, perché è sindaco e perché è stato il capo degli ultras dell’Albinoleffe. Partiamo dalla fine, dal ripescaggio dell’Albinoleffe in serie C
. Un ripescaggio che sulla carta sembra già una vittoria ma in realtà potrebbe essere un boomerang: “Da quello che mi risulta – comincia Carrara – c’è stato un dispendio economico importante, 500.000 euro a fondo perduto per giocare in serie C, e poi c’è da pagare per giocare allo stadio. Il rischio è che siano soldi buttati”. Obiettivo salvezza? “Non lo so, so però che credo siano lontani i tempi d’oro dell’Albinoleffe, sotto tutti i punti di vista…”.
E qui esplode: “La società non ci ha nemmeno contattato per sapere se il campo di Leffe era disponibile per giocare. Noi eravamo pronti. Nessuno si è fatto sentire. Avevano già preso accordi con Albino. Saltandoci a piè pari, dimenticando che Leffe era comunque storicamente il punto di riferimento dell’Albinoleffe. Ma nemmeno si sono degnati di contattare l’amministrazione. Nessun dirigente si è fatto vivo, dal presidente ai dirigenti, ci aspettavamo almeno una chiamata. Poi c’è stato il ripescaggio ma questo è un altro discorso. A questo punto ognuno faccia la sua strada, gli faccio tanti auguri sinceramente siamo rimasti straniti da questa decisione. Sia chiaro e non ho problemi a dirlo che a questo punto non hanno certo il rispetto da parte della nostra amministrazione comunale”. (…) Le accuse proseguono nel dettaglio…
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