Si registra un continuo crescendo di adesioni al Comitato che vuole battersi per risolvere la situazione dei loro Cari ricoverati nella Rsa comunale ‘Casa Serena’ che da troppo tempo non possono vedere se non una volta alla settimana, esclusi il sabato e la domenica, – proprio quando i parenti, liberi da impegni di lavoro, avrebbero più tempo per visitarli – e con modalità pressoché uguali a quelle del periodo più nero della pandemia, cioè dal febbraio 2020:
“La condizione dei ricoverati, e di noi parenti, è diventata davvero insopportabile, tanto più ora che siamo in fascia bianca e che le restrizioni anti-contagio sono diminuite dovunque – dice Renato Gelmi che insieme a Fabrizio Ghirardelli guida il Comitato -. I responsabili della Casa ci dicono che stanno bene, e sappiamo che dal punto di vista sanitario è sicuramente così. Ma sono i danni che la deprivazione affettiva provoca ai nostri Cari che ci stanno a cuore: non posso stringere le mani a mia moglie né abbracciarla da un anno e mezzo, la vede sempre più sperduta, ormai fa fatica anche a riconoscermi, è una sofferenza che sta devastando anche me….”.
Eppure, nell’Ordinanza Ministeriale del 30 novembre 2020 c’è scritto: “Poiché l’isolamento sociale e la solitudine rappresentano motivo di sofferenza e importanti fattori di rischio nella popolazione anziana per la sopravvivenza, lo stato di salute fisica e mentale, in particolare per depressione, ansia, decadimento cognitivo-demenza, come documentato da ampia letteratura scientifica, debbono essere assicurate le visite dei parenti e dei volontari per evitare le conseguenze di un troppo severo isolamento sulla salute degli ospiti delle residenze”. Il Ministro riprende questi concetti neanche nella circolare datata un mese dopo, il 4 dicembre 2020: “ Tenuto conto che il perdurare delle condizioni di isolamento sociale e di solitudine rappresenta motivo di crescente sofferenza e fattore di rischio per il benessere degli ospiti, è necessario assicurare un regime di contatti e/o visite fra gli ospiti e le persone a loro care, occasioni di uscite fuori dalla residenza, nel rispetto delle misure di sicurezza tenuto conto del contesto epidemiologico dell’area geografica di riferimento”…
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