Leffe e Gandino “Mia moglie incinta e quella fuga al pronto soccorso per gli odori chimici di Leffe e Gandino”. Luca Tironi racconta l’inferno della Valgandino: “Non usciamo più di casa, ecco cosa sta succedendo, volevamo vendere le case ma non le compra

0
97

 

Tosse e mal di testa. Non vogliamo far chiudere la fabbrica ma poter aprire le finestre”

Mia moglie era incinta, pochi mesi fa, si è svegliata al mattino, faceva caldo, era estate, avevamo la finestra aperta, si sentiva forte l’odore chimico della fabbrica, ha cominciato ad avere mal di testa, sempre più forte. Siamo finiti al Pronto Soccorso di Piario, sei ore, monitoraggio e tanta paura”. Comincia così Luca Tironi, portavoce del Comitato Valgandino Respira, che in realtà la Valgandino… respira sempre di meno. E così dopo la denuncia penale alla ditta incriminata delle cosiddette puzze chimiche, e le innumerevoli segnalazioni e lamentele di genitori e residenti preoccupati e disperati, siamo andati a vedere cosa succede in quello che è ormai un territorio considerato invivibile proprio da chi lo vive: “L’azienda – comincia Luca, 42 anni, due bimbi, perché nel frattempo il secondo bimbo è nato, casa a Leffe – è proprio in cima alla collina, domina e satura tutta l’aria attorno. Non si vive più…

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 26 FEBBRAIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui