Carlo Enea Pezzoli ha scritto su Araberara i suoi pungenti editoriali per anni. L’avevo conosciuto da sindaco, da militante del PSI, poi della Lega Lombarda, era sempre oltre le righe dello spartito, la sua passione per la matematica comprendeva la “logica” ferrea del ragionamento. Sul nostro giornale ha scritto anche buona parte della storia di Leffe, a puntate, con una memoria ferrea che non faceva sconti sulle responsabilità, sui progetti lasciati nel cassetto. Aveva scritto: “Penso di poter affermare, senza tema di smentita, che l’amministrazione Servalli (Francesco Servalli eletto sindaco nel 1956, due mandati, poi rieletto dopo la sfortunata amministrazione di Giuseppe Gallizioli – n.d.r) sia stata, insieme alla mia, quella che realizzò più opere di quante ne siano state fatte nella storia del Comune di Leffe prima di noi e di quante ne realizzeranno nel futuro. Non per farcene vanto, perché la durata dei rispettivi mandati (16 anni il Servalli e 20 il sottoscritto) e la favorevole congiuntura economica resero possibili opere che in altri tempi sarebbero state ritenute improbabili, ma le proposte politiche, le difficili trattative coi privati ed il superamento delle solite difficoltà burocratiche bastano da sole a rendercene merito”…
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