L’INCHIESTA/1 – Viaggio da Gandino a Bergamo: l’Odissea quotidiana dei pendolari

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On the road. Ma scordatevi la Route 66, quella che ha dato il via al sogno americano delle grandi strade americane con il cielo per soffitto e i panorami mozzafiato per compagni di viaggio. Con questo numero cominciamo un viaggio nei budelli delle strade bergamasche, si parte sempre alle 7 direzione Bergamo, questa volta da Gandino, la prossima la Statale 42 e via via altre strade, tra colonne d’auto, semafori, imbuti e qualche impropero. Allacciate le cinture. Si parte.

 

Ore 7.00. Piazza di Gandino. Il freddo di una mattina di fine ottobre. In giro ci sono auto che sfrecciano e ragazzi che attendono in silenzio alle pensiline degli autobus. Volti coperti dalle mascherine e cuffie nelle orecchie. Accendiamo il motore. Viaggio in direzione Bergamo. In compagnia di Filippo Servalli, vicesindaco di Gandino e assessore della Comunità montana Valle Seriana. È il viaggio che molte persone della valle percorrono ogni giorno per raggiungere il luogo di studio o di lavoro.

Partenza alle ore 7 dalla piazza del paese. Le strade di Gandino sono tutte libere, così all’uscita dal paese. Superiamo l’incrocio per Peia senza incontrare nessuno traffico, si viaggia a 60 km/h (il semaforo costringe a fermarsi se si supera questa velocità).
Alla seconda uscita di Leffe incontriamo il primo semaforo rosso. 45 secondi di attesa mentre numerose auto escono da Leffe. Dalla parte opposta ci sono i primi camion e le auto dei lavoratori che salgono in Val Gandino. 

Il traffico di auto si intensifica all’incrocio con Casnigo, dove si unisce il traffico di tutti i Comuni della valle, ma si viaggia sempre intorno ai 60 km/h
L’innesto con la Val Seriana

Sono le 7.10 e raggiungiamo l’innesto con la statale della Val Seriana, alla fine della Val Gandino. Qui cominciano i problemi. Auto incolonnate, si viaggia a 10 km/h. Superiamo anche l’ormai celebre cavalcavia di Fiorano, ancora chiuso. 

Va detto che la strada non è mai stata asfaltata così bene, grazie ad ANAS”.
Si procede lentamente. Il problema qui sta qualche km più a valle, all’innesto di Rova. “È il bivio utilizzato da tutta la zona della media Val Seriana, che ha circa 16 mila abitanti”. Si procede meglio all’altezza di Gazzaniga: 30/40 km/h, con qualche rallentamento. Impieghiamo 5 minuti per fare 3 km. 

Il tema è come gestire il lavoro in media valle. Molte persone viaggiano verso la bassa, manca lo sviluppo della media valle. Queste aree dovrebbero essere valorizzate in chiave produttiva. Le politiche da adottare dovrebbero evitare che la gente esca dalla valle, garantendo occupazione all’interno: questo evita il traffico e l’intasamento verso il basso. Servono logiche di circolarità ed economia territoriale”.
Al doppio ingresso da Gazzaniga sulla statale ci sono poche auto, probabilmente perché è ancora…

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 5 NOVEMBRE

 

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