Una famiglia di lupi sulle montagne dell’Alta Valle Camonica e, a poca distanza da loro, un gelataio con la passione per la fotografia e per la natura che li osserva e li fotografa. Un incontro (anzi, due incontri) di cui parliamo con il protagonista (insieme ai lupi) di questa storia, Fausto Bariselli.
“Attenti al lupo!”. In molte favole e racconti per bambini compaiono queste tre parole. Sì, perchè spesso il “cattivo” di queste storie è lui, il lupo. Pensiamo a “Cappuccetto Rosso” o ai “Tre Porcellini”, dove il povero lupo appare subito minaccioso, attacca i “buoni” e, alla fine, viene miseramente sconfitto, perdendo anche la vita. Sono racconti le cui radici affondano nella nostra storia e nelle nostre paure ancestrali… e la paura del lupo è una di queste.
Stavolta, però, vogliamo raccontare una favola vera, la storia di un incontro avvenuto lo scorso autunno sulle montagne dell’Alta Valle Camonica.
Un incontro tra un uomo e un branco di lupi; e stavolta non c’è stato da gridare “Attenti al lupo!”, perchè i lupi in questione se ne sono stati tranquilli, per nulla minacciosi mentre fissavano quel curioso “bipede” che li osservava e che li immortalava con la sua macchina fotografica.
Fausto Bariselli è un gelataio, titolare di “Gelatando”, a Pian Camuno. Tra un cono e una coppetta di gelato, però, Fausto coltiva una grande passione, quella della fotografia naturalistica. Ed è questa passione che gli ha permesso di fare alcuni mesi fa un incontro di cui non si scorderà mai.
“Mi piace fotografare gli animali nel loro habitat – spiega Fausto – e così alcuni mesi fa mi sono trovato in Alta Valle Camonica e, con mia grande gioia, mi sono trovato di fronte alcuni lupi.
Si trattava di una mamma e di tre cuccioli. Questo incontro è avvenuto il 7 ottobre. Poi, il 29 ottobre, sono tornato in quelle zone ed ho incontrato nuovamente il branco di lupi. In entrambe le occasioni mi sono fermato un bel momento e ho potuto scattare molte fotografie”.
E loro? “I lupi mi hanno fissato e non si sono preoccupati di me. Li ho quindi potuti fotografare in tutta tranquillità”. I due incontri con il branco di lupi sono avvenuti tre mesi fa, ma non ne ha parlato subito? “No, per mesi non l’ho raccontato, come mi è stato chiesto dai Carabinieri forestali, che avevo ovviamente informato. E poi l’ho fatto anche per tutelare i lupi”.
Il branco che Fausto ha incontrato è considerato l’unico stanziale dell’intera provincia di Brescia ed è composto da nove componenti, tra adulti e cuccioli.
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