Come abbiamo raccontato sull’ultimo numero l’indagine sull’uccisione di Laura Bigoni (1 agosto 1993) è stata riaperta dopo che due anni fa Araberara consegnò agli inquirenti le registrazioni di conversazioni che abbiamo avuto con una signora di Milano.
Riaperta l’indagine si è ricominciato tutto da capo. A quel che sappiamo da una rosa iniziale di 4-5 piste, l’indagine si sarebbe ristretta. Una è appunto quella che raccontiamo. E non è detto sia quella decisiva, anche se da quella si è ripartiti. Gli inquirenti sono ripartiti da zero, vagliando tutte le testimonianze e i movimenti di quella maledetta notte degli intrighi.
Ce n’è una che – per quanto altisonante – non sarebbe stata scartata a priori: quella di un possibile trait d’union tra gli omicidi che macchiarono di sangue quell’estate nerissima. Tra il 1° agosto e il 23 settembre, infatti, in Bergamasca si consumarono i delitti di altre due donne: Giacomina Carminati, ritrovata strangolata con un sacchetto di cellophane in testa a Trescore Balneario, e Marina Loreto, picchiata e strangolata nel parco del Famedio a Ponte San Pietro, in una sera di pioggia.
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