Il cielo grigio che in queste settimane ha fatto da sfondo alle giornate clusonesi, stamattina ha lasciato spazio ad un bellissimo sole sopra la grande area verde in località Spessa, che dall’1 al 18 giugno diventerà il palcoscenico del festival ‘Lo Spirito del Pianeta’. Clusone si prepara quindi a diventare la capitale dei popoli indigeni con un festival unico nel suo genere e ad accogliere una media di 10mila persone al giorno. Nella mattinata di giovedì 25 maggio è stata presentata la manifestazione alla presenza di Ivano Carcano, direttore artistico e organizzatore del Festival, del sindaco di Clusone Massimo Morstabilini e Gianpiero Calegari, presidente della Comunità Montana della Valle Seriana.
“Abbiamo accettato l’invito da parte di questa fantastica valle che ci ospita e i suoi rappresentanti che si sono mobilitati fin da subito per portare qui Lo Spirito del Pianeta – spiega Ivano Carcano, impegnato anche stamattina a coordinare la macchina organizzativa -. Qualcuno ci ha chiesto se Clusone non fosse troppo ‘fuori’. Sicuramente sarebbe stato più comodo essere a due passi dall’autostrada, ma crediamo che questa sia l’ambientazione ideale per la manifestazione, perché l’emozione che si vive qui ti dà la possibilità di arricchirti culturalmente ed ascoltare la natura… e un luogo così non lo trovi da nessun’altra parte. Insomma, qualche minuto in più in macchina non è niente a confronto di quello che poi si respira qui”.
Il maltempo non spaventa: “Verranno montati 250 metri di passerelle che consentiranno l’accesso a tutti, anche a chi ha problemi motori. Inoltre, le due tensostrutture, quella per la ristorazione e quella per gli eventi e gli espositori consentiranno di svolgere al 100% la manifestazione. Per quanto riguarda i parcheggi potranno essere utilizzati quelli della zona industriale e altri verranno ricavati nei prati qui vicini. Ci tengo a sottolineare una novità importante, perchè quest’anno l’apertura del sabato è a partire dalle 12 e consentire quindi di vivere il festival per due giorni pieni”.
Il conto alla rovescia è iniziato, l’entusiasmo è alle stelle: “Questa è un’occasione importante per il nostro territorio – dice il presidente della Comunità Montana -. Abbiamo fatto delle valutazioni e abbiamo ritenuto che Clusone fosse il luogo ideale per ospitare Lo Spirito del Pianeta. Il tempo per organizzare l’evento era poco, ma ci siamo dati da fare e il nostro obiettivo è che si possa ripetere anche nei prossimi anni. È un’occasione per il nostro territorio, un valore aggiunto sia dal punto di vista culturale che per lo sviluppo del turismo. Noi spesso abituati alla bellezza del nostro territorio e quindi diamo per scontate molte cose, mentre chi arriva da fuori ci dà uno stimolo per organizzare queste manifestazioni, che riusciamo a proporre soltanto se, come in questo caso, lavoriamo tutti insieme”.
Soddisfatto anche il sindaco Morstabilini: “Conosco i valori che stanno alla base della manifestazione e anche per questo abbiamo accolto di buon grado l’iniziativa. Il luogo ideale era la pista di sci di fondo, che è un’area rodata per manifestazioni che accolgono migliaia di persone, basta pensare alle undici edizioni del Motor Party o alle due coppe del mondo di sci di fondo. Il tempo per l’organizzazione era poco, ma la caparbietà di Ivano e di tutte le persone che come lui credono in questa manifestazione, non ci ha lasciato dubbi e abbiamo voluto che Lo Spirito del Pianeta si svolgesse proprio qui. Abbiamo dei territori meravigliosi di montagna, un ambiente che toglie il fiato quando lo si vive e l’invito è quello di visitare la manifestazione ma anche conoscere i nostri comuni per poi tornarci in futuro. Un ringraziamento, infine, lo rivolgiamo alla Protezione Civile di Clusone, ai volontari del Corpo Volontari Presolana, alla polizia locale, ai Carabinieri in congedo, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che stanno lavorando per la buona riuscita della manifestazione”.
Lo Spirito del Pianeta è un appuntamento culturale internazionale imperdibile, con 20 gruppi indigeni da tutto il pianeta, 3 palchi per gli spettacoli, un padiglione fieristico con 100 espositori da tutto il pianeta, un’area olistica (presso il Padiglione fieristico), un’area ristoranti di 3.000 metri quadrati, un’area fuoco sacro e villaggi e ancora conferenze, laboratori, cerimonie, worldshop.
“Durante la manifestazione avremo modo di conoscere tante culture e questo può essere uno stimolo anche per noi, per non dimenticare quali sono le nostre origini e le nostre tradizioni”, conclude Carcano.
L’ingresso è sempre libero e il festival è aperto tutti i giorni feriali dalle ore 19.00 alle 24.00, il sabato dalle ore 12, la domenica e festivi dalle ore 12.00 alle 24.00.