Lo avevamo scritto tempo fa. Ora si fa sul serio. A breve in piazzale Bonomelli a Lovere sorgerà un maxi-parcheggio con 110 posti auto. Lavori in estate. Importo che sfiora i 2 milioni di euro. SI chiude così una storia che dura da decenni, più volte annunciati, sperati, auspicati, ora sembra la volta buona. E i numeri sono importanti, 110 posti auto, 80 interrati, sopra un restyling completo, con un parco giochi per bambini. Si scava sotto per 4 metri e sotto quella soglia gli esperti dicono che si troverà terreno solido sopra cui realizzare i box interrati, si potranno così gettare le fondamenta per realizzare poi l’area sosta in superficie. Lavori che saranno anche l’occasione per rifare totalmente la rete dei sottoservizi, i vecchi tubi dell’acqua e dell’energia elettrica che verranno sostituiti. Verrà abbattuta quella che è conosciuta come la ‘casa gialla’ e che è tutt’ora inagibile. Nella zona di piazzale Bonomelli quindi nella seconda parte dell’anno saranno funzionali due cantieri: quello per realizzare la casa della comunità dove c’è ora l’Ats e i nuovi parcheggi attesi da tempo che serviranno per chi si reca in ospedale ma anche in centro storico. Una storia, quella del cosiddetto piazzale Bonomelli che parte da molto lontano, nei primi anni Cinquanta l’Amministrazione comunale di allora, alla ricerca di nuovi spazi urbani diede inizio allo scavo ed allo sgombero delle decine e decine di migliaia di metri cubi di terra e di gesso che ancora insistevano sull’area su cui verrà realizzato negli anni successivi Piazzale Bonomelli. Fu un’operazione che richiese alcuni anni di lavoro con i limitati mezzi meccanici di allora e che generò ingenti mobilizzazioni di detriti: la parte in gesso venne lavorata nello stabilimento delle Reme mentre gli scarti non utilizzabili e la terra vennero impiegati per riempire lo stagno della Bif in Trello e scaricati nel lago per creare la ripiena su cui insistono oggi Giardini Fanti d’Italia e Piazzale Aldo Moro. Al termine degli scavi venne a costituirsi una vasta zona pianeggiante a forma di quadrilatero su cui si iniziò ad edificare una serie di palazzi sui tre lati interni e con il quarto lato di accesso alla prospicente via Martinoli. Altri quattro palazzi di tre-quattro piani vennero costruiti parallelamente agli altri sul lato ovest, separati dall’attuale via Milano.
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