LOVERE – Alex Pennacchio: “Il mio primo mandato. A 16 anni mi sono appassionato alla vita amministrativa. Dalla Garattini a Guizzetti. Lovere non è business class, collaboriamo con tutti e…”

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Alex Pennacchio. Sindaco da 4 anni e mezzo. In amministrazione da una vita. Facciamo un lungo salto indietro: “A 16 anni ho cominciato ad avvicinarmi alla cosa pubblica, alla vita amministrazione. Non sono mai stato appassionato di calcio o di discoteche come molti miei coetanei, mi piace la musica, mi piace la montagna ma a 16 anni avevo tanto tempo libero e la vita amministrativa e politica mi attirava e così ho cominciato a leggere, studiare e seguire i consigli comunali. Lovere ha poco più di 5000 abitanti ma ha i servizi e i problemi di una città. Abbiamo un polo scolastico di 2600 alunni che riempiono quotidianamente i nostri istituti scolastici, abbiamo un ospedale, un museo, le Sante e molto, molto altro”. In famiglia nessuno dei tuoi era appassionato di vita amministrativa e politica? “No, ho una sorella ma anche lei non era interessata. Io ho seguito semplicemente la mia passione. Ho ascoltato le varie idee, mi sono documentato, ho letto e intanto erano gli anni che la Lega si affacciava al panorama politico, era il nuovo e l’ho seguita”. Che scuole hai fatto? “Liceo linguistico a Lovere e poi mi sono laureato in Lingue e letteratura moderna a Bergamo”. 5 mandati, tantissimi per un cinquantenne: “Sì, sono tanti ma poi quando ti trovi a viverli volano. Sono entrato la prima volta in maggioranza, in quello che era un vero e proprio laboratorio politico. Allora in maggioranza c’erano tutti, si parlava di accordi tra diavolo e acqua santa, tra Partito Comunista e Democrazia Cristiana, e così è nata questa lista civica, che andava al di là dei partiti, il sindaco era Anna Maria Garattini e io ero un giovane consigliere con delega ai giovani e allo sport”. Pennacchio ricorda quei tempi: “Ho iniziato progetti che durano tutt’ora, come la settimana multisport dove partecipano tantissime associazioni sportive. Ero molto giovane ma già da tempo seguivo i consigli comunali e la vita amministrativa. Una mosca bianca? Può essere ma io ho sempre seguito la passione”. Poi Pennacchio si dimette: “Nel secondo mandato ho rassegnato le dimissioni, divergenze politiche. Poco tempo dopo è nato L’Ago di Lovere e il dottor Guizzetti, che era il mio medico un giorno chiacchierando mi ha spiegato il progetto, mi è piaciuto e sono entrato. Un grande gruppo, una lista civica che ha fatto tanto per Lovere, sono fermamente convinto di una cosa, nel Comuni c’è bisogno di amministratori, non ci si può arroccare sulle proprie posizioni politiche, bisogna avere voglia di lavorare per il proprio paese e non per un partito. Ci sono progetti condivisi che vanno portati avanti tutti insieme, al di là dell’appartenenza politica. E infatti ne L’Ago ci sono varie anime politiche completamente differenti tra loro ma non ci sono problemi”. E poi il salto da Sindaco: “Dopo gli ultimi due mandati, uno da consigliere e uno da assessore e vicesindaco, il salto è stato meno impegnativo, nel senso che lavorare con Guizztti sindaco è stata una bella palestra, ha una metodologia di lavoro che è tornata utile a tutti. Lovere è cambiata tantissimo negli ultimi 15 anni, ci siamo trovati a dover guidare una nave in piena tempesta covid, poi l’aumento dei prezzi, la guerra in Ucraina. Siamo passati da un’emergenza all’altra ma siamo riusciti a tenere la barra dritta e andare avanti, quello che avevamo messo nel programma elettorale lo abbiamo raggiunto e lo stiamo raggiungendo.

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