LOVERE – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE – “Noi che asciughiamo le lacrime e strappiamo un sorriso ai malati”

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La parola d’ordine di un infermiere dell’accorpamento chirurgico è “flessibilità”, in quanto chiamato ad operare in un campo molto vasto di specialità che, anche se sempre nelle proprie competenze, lo impegnano in un meccanismo continuo di cambiamento ed adattamento.

Quotidianamente coinvolto in un coacervo di sfumature sempre diverse della propria professione un infermiere non ha modo di annoiarsi e ne è prova il fatto che io lavoro nell’accorpamento chirurgico di Lovere da ben 22 anni senza mai sentire il bisogno di cercare stimoli in altre realtà, e come me la gran parte dei miei colleghi.

Sebbene il presidio di Lovere sia solo un piccolo componente all’interno di un’enorme realtà come quella dell’Azienda Bergamo Est, tutti noi siamo orgogliosi di farne pate.

Le maggiori difficoltà nell’operare in un ambiente decentrato vengono sopperite dalla determinazione e senso di appartenenza del personale, che ogni giorno lotta per far emergere le eccellenze di un’assistenza personalizzata ed umanizzata, che a volte va contro la tendenza di uniformità e standardizzazione delle realtà più grandi.

Dell’efficacia di questo metodo ne sono la prova i numerosi feedback positivi che riceviamo costantemente e del clima di serenità e collaborazione che ha trasformato, soprattutto in questi periodi di estrema difficoltà, una equipe professionale in una famiglia in cui tutti i componenti hanno un ruolo ed una responsabilità nella buona riuscita di ogni intervento…

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