Giovanni Guizzetti
Non può essere che di riconoscenza il primo pensiero di queste brevi note che, a nome della Amministrazione comunale attuale, ma sono sicuro, così sarebbe anche delle precedenti che ci hanno preceduto, rivolgo a Don Giacomo Bulgari, Prevosto della nostra Comunità per vent’anni. Riconoscenza per essersi inserito nella vita di Lovere, nella sua storia, non solo ecclesiale, con sensibilità e discrezione e con la forte convinzione che la Buona novella, anche oggi ed in ogni giorno, sia forza di conversione e di chiamata ad un impegno personale per il prossimo. Da qui è derivato il grande contributo che Don Giacomo, quotidianamente, ha riversato per spiegare e commentare la Scrittura a tutti, credenti o non credenti, con lo stesso rispetto per tutti ed i suoi riferimenti con il nostro mondo sempre più complesso ed incline al poco ascolto. Riconoscenza per aver compreso la complessità di una Comunità non numerosissima, poco più di cinquemila anime, ma ricca di iniziative in ogni campo, religioso e civile ed aver saputo valorizzare quello spirito laico insito in esse, nel solco del grande insegnamento giovanneo: “Bisogna ricercare ciò che unisce, tralasciando ciò che divide”. Ritengo che questi siano stati i tratti più evidenti del suo servizio sacerdotale per Lovere ed i loveresi: l’annuncio della Parola e l’ascolto dell’Uomo. Quest’ultimo si è sostanziato nei numerosi incontri avuti con tanti loveresi, sia personali, che famigliari, a volte anche carichi di sofferenze, in quella Chiesa domestica che tante volte ha ricordato nelle sue omelie quale immagine della famiglia di Nazareth.
Quante porte aperte in questi anni, quanta condivisione e compartecipazione del cammino di ciascuno, sempre con delicatezza e misura…
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