Pubblichiamo l’intervento firmato dal capogruppo dei consiglieri di ‘Lovere Domani’, Graziano Martinelli.
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Alla redazione,
La fin troppo tempestiva risposta dell’Ago di Lovere al comunicato di Lovere Domani, sul cedimento stradale in via Giorgio Paglia, pervasa di livore, la dice lunga sullo stato di nervosismo che serpeggia all’interno di questa maggioranza che si sente punta sul vivo, questa volta più del solito, quando si osano sollevare interrogativi o avanzare critiche al suo operato. Non hanno ancora compreso, dopo che lo ripetiamo da 5 anni, che questo è il compito dell’opposizione: fare domande, avanzare proposte e esercitare il diritto dovere di critica. Purtroppo, ma non diciamo nulla di nuovo, il filo conduttore che ispira l’azione dell’Ago, da 15 anni a questa parte è sempre lo stesso: chi ha governato prima di noi ha fatto disastri lasciando pesanti eredità sul piano economico e delle azioni svolte, chi verrà dopo di noi (perché questo, per quanto inconcepibile per gli esponenti dell’ago, prima o poi avverrà; e prima sarà, meglio sarà per Lovere) non potranno che essere degli incapaci, privi di idee. Questo è il massimo dell’autoreferenzialità e dell’autocelebrazione. E in questo sono maestri. Per la verità, nel caso specifico, come è apparso evidente a tutti, siamo stati fin troppo controllati, consapevoli che si tratta di un evento che richiede uno sforzo comune, nell’interesse collettivo. Questo, tuttavia, non ci esime dal chiedere chiarimenti, circa le cause dell’accaduto, le eventuali responsabilità, nonché esprimere dubbi sulle misure di prevenzione e di controllo sugli interventi di consolidamento messe in atto in una situazione di rischio ben nota da tempo. Aggiungiamo: l’amministrazione ha già effettuato una stima dei costi necessari al ripristino della normalità viabilistica? E soprattutto chi dovrà accollarsi la spesa? Prima di emettere un comunicato tutto sommato prudente e conciliante, abbiamo atteso qualche giorno proprio per non dare l’impressione di volere strumentalizzare l’accaduto e abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza per contribuire ad un confronto sereno e allargato alle voci dei cittadini e a tutte le componenti sociali interessate dai gravi disagi. Nulla da fare! Tanto è bastato per fare andare il sangue alla testa ai dirigenti dell’Ago. Qualcuno evidentemente vede rosso e perde il controllo lasciandosi andare a intemperanze e offese. Il consiglio comunale aperto è stato negato e la risposta fornita dall’Ago è stata, se possibile anche più del solito, arrogante e sprezzante e merita a questo punto qualche puntualizzazione…
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