Al termine della dotta e lunga disquisizione a puntate, l’assessore plenipotenziario dell’Ago di Lovere, con una ripetitività preoccupante, non ha potuto esimersi dal tirare in ballo nuovamente Lovere Domani, con toni sarcastici e liquidatori secondo lo stile che predilige. Da un lato ci lusinga l’interessamento che ci riserva, a fronte di un unico articolo che, riconoscendo tra l’altro, qualche merito alle passate amministrazioni da lui guidate, si permetteva alcune osservazioni critiche e adombrava possibili visioni diverse rispetto a scelte strategiche che non condividiamo. Significa che Lovere Domani è nei suoi pensieri. D’altro canto si ha la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della sua concezione curiosa dei rapporti istituzionali tra maggioranza e opposizione: il confronto dialettico si dovrebbe sostanziare in un silenzio assenso o anche solo in un semplice silenzio della minoranza, come spesso è stato negli anni passati. Non è così e non lo sarà. Cominci pure a farci l’abitudine. “Il silenzio delle opposizioni nuoce alla democrazia” come dice il costituzionalista Sabino Cassese in un recente editoriale….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 NOVEMBRE