Il sindaco di Lovere definisce la tappa del giro d’Italia che partirà dall’alto Sebino “un grande spot per tutti”. Noi pensiamo che la sua amministrazione sia stata una perpetua sequenza di spot.
Nel senso di molta propaganda e di poca sostanza. Se non, appunto, iniziative di immagine meramente promozionali: borgo delle luci, aeroplani e frecce tricolori, concorsi televisivi per essere il borgo più bello d’Italia, raduni vari (dalle A112 ai camion d’epoca), rallies, fuochi d’artificio; mercatini di cianfrusaglie ecc. Più che un sindaco ci è sembrato un piazzista di eventi. E i suoi assessori commessi viaggiatori.
Tale battage serve perchè porta a rimuovere le reali problematiche che Lovere subisce da decenni: l’assenza di un piano viabilistico che affronti il tema della mobilità; il caos del traffico festivo (ma non solo) sul lungolago; la totale assenza di progetti (e di idee) per la riqualificazione dell’area Cave; la ritrosia a sperimentare collaborazioni con i Comuni vicini; la grande emergenza delle condizioni ambientali delle acque del lago; la mancanza di una seria programmazione di eventi culturali qualificanti. Ma, in particolare ci vorremmo soffermare sul centro storico…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 23 NOVEMBRE