Spettabile Direttore,
la presente comunicazione in riscontro all’articolo apparso sullo scorso numero di Araberara con il titolo “Una strada per Davine”, al fine di chiarire e smentire alcune affermazioni della vice presidente del Comitato “Una strada per Davine”, signora Daniela Mazzucchelli, che non corrispondono alla realtà dei fatti. Nelle dichiarazioni della signora Mazzucchelli si legge che il comitato e in generale i cittadini residenti in via Davine, non abbiano ricevuto alcuna risposta in merito al progetto dell’allargamento della strettoia di via Celeri e, in generale, nessun riscontro alle loro legittime esigenze di poter avere una strada che permetta l’accesso ai mezzi di soccorso; tali affermazioni sono assolutamente destituite di ogni fondamento e palesemente smentite dai fatti, nonché dalla documentazione oggi esistente.
L’Amministrazione comunale è a conoscenza delle criticità non solo viabilistiche, presenti in questa vasta area e da tempo, già dall’autunno scorso, quindi da ben prima che nascesse il comitato “Una strada per Davine”, ha iniziato a studiare il tema della viabilità e dei rischi idrogeologici di quei luoghi in forma integrale ed a individuare le soluzioni necessarie e più opportune, nella convinzione che non sia sufficiente un solo intervento per risolvere il problema, ma siano necessarie più azioni tra di loro coordinate e coerenti. Tutti questi elementi sono stati comunicati alla signora Mazzucchelli nell’incontro avuto con lei nello scorso mese di dicembre; durante tale incontro era stata riferita la chiara e ferma volontà, da parte dell’Amministrazione comunale di affrontare e portare a soluzione nel 2021 le molteplici problematiche presenti da sempre nella zona di Davine, e non solo quelle relative alle difficoltà all’accesso dei mezzi di soccorso; inoltre veniva comunicato che su alcune di essa erano già state intraprese scelte precise e realizzabili nei mesi successivi.
Nonostante sia consapevole di ciò, la signora Mazzucchelli omette volutamente di elencare le risposte e gli incontri che, dallo scorso anno a questa parte, si sono susseguiti tra l’amministrazione, i residenti e i responsabili di AREU, l’organizzazione cui fa capo la Croce Blu di Lovere, al fine di trovare delle soluzioni al noto problema…
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