Ilaria Lamberti è pronta, il giro del mondo è a un tiro di schioppo, primo gennaio e si parte, da Mosca verso est, per un anno, lei e il suo ragazzo. Ma prima di partire Ilaria ha donato il midollo osseo e ha contribuito a salvare una persona che non conosce e che non conoscerà mai. Che di donatori ce ne sono tanti ma raccontiamo la storia di una ragazza che diventa donatrice dopo aver conosciuto un bimbo malato, la storia di come si cambia, di come ci si sente pieni di tutto donando gratuitamente qualcosa di se affrontando visite, ospedali, prendendo medicine per produrre più globuli bianchi e poi sentire il proprio cuore prendere la forma di qualcuno che non conosceremo mai ma che porteremo sempre con noi. “Lavoravo – comincia Ilaria – con una donna che aveva un bimbo malato di leucemia, e così grazie a lei sono venuta a conoscenza dell’ADMO, un po’ già lo conoscevo ma così ho avuto modo di toccare da vicino una realtà diversa, fatta di sofferenze ma anche speranze, di dolore ma anche di gioia. Stando vicino alla mia collega ho seguito la sua vicenda, del suo bimbo, malato, poi sembrava guarito, poi una ricaduta e il trapianto di midollo e ora sta bene. E così ho deciso di iscrivermi come donatrice di midollo osseo”…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 16 DICEMBRE
