LOVERE – Quando il mercato era sul Porto ed era solo… bestiame, la lite con Pisogne, foto e documenti

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Un tuffo nel passato, molto lontano, anno 1243, Lovere con la Val Seriana discuteva di…mercato di bestiame, al decimo capitolo di un documento del Conte d’Austria (che aveva donato Lovere con la Val Seriana al genero Pantaleone Burgense) si legge ‘vi possa essere pubblico mercato a Lovere nel giorno di sabato e a Clusone il lunedì’ e ancora oggi è così. Si legge anche ‘nel caso in cui queste comunità vogliano fabbricare panni di lana, possano essere trasportati in qualsiasi località dello Stato senza pagare il dazio, perché versino ad un ufficio da costruire a Clusone sei danari imperiali per un bollo da apporre a ciascun panno”. A Lovere c’erano già diverse fabbriche di panno. Nel 1252 Burgense muore, tutto passa al nipote Antonio Patavino, che invia nel bergamasco il genero Alessandro Ferrarese che convoca gli anziani della giurisdizione per confermare i privilegi. Per Lovere e Costa giurò il sindaco di Sovere Semprebono Guidotti, Nel 1243: “per maggior comodo di tutti i luoghi, si faccia un mercato pubblico nelle terre di Lovere il sabato”. La popolazione cresce e arriva a circa 5000 abitanti, Lovere diventa una ricca borgata ma si trova coinvolta nelle lotte tra Bergamo e Brescia per il controllo del Castello. Nel 1327 transitò da Lovere Lodovico il Bavaro e nel 1414 Lovere è occupata da Pandolfo Malatesta che divise il paese e nel centro storico in località Beccarie fece mettere una croce per indicare la parte ceduta ai Foresti di Castro e un’altra parte ai Signori della Valle Seriana…
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