LOVERE – Quel rifugio antiaereo realizzato per i ragazzi del Convitto che ora si apre al mondo

0
862

Sotto la Basilica di Santa Maria in Valvendra nei giorni scorsi è apparso, ma sarebbe più utile dire ‘riapparso’ un passaggio sotterraneo di 167 metri, cunicoli nella roccia, suggestivi e impressionanti. “Si sapeva che li sotto – spiega l’ex sindaco Giovanni Guizzetti – c’era un rifugio antiaereo realizzato nella seconda guerra mondiale per i ragazzi del Convitto per proteggerli”. Sono davvero spettacolari le fotografie scattate dal gruppo Speleo Cai. “Il Museo Civico di Scienze Naturali di Lovere – spiegano dal Museo e lo Speleo Cai – in collaborazione con lo Speleo-Cai, commissione della selezione loverese del Club Alpino italiano, hanno elaborato un progetto di ricerca storico-ambientale per documentare nel sottosuolo di Lovere la presenza, la configurazione e la percorribilità di eventuali strutture edili sotterranee di varia età e diversa funzione (passaggi sotterranei, cunicoli, rifugi antiaerei, condotte idriche e canali, ecc.) La scoperta o riscoperta occultate per secoli e non più registrate dalla memoria oppure oggetto di tradizione orale sulla loro esistenza persegue un duplice obbiettivo: confermare quanto riportano gli antichi documenti e le memorie orali tramandate nel tempo; studiare in chiave scientifica le condizioni ambientali fisiche e biologiche che si sono instaurate all’interno delle strutture sotterranee nell’arco di tempo dalla loro realizzazione ad oggi. Il progetto comprende, quale parte sostanziale, la documentazione descrittiva topografica, testuale e fotografica delle strutture edilizie corredata da materiali d’archivio storico che sarà possibile reperire….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 GENNAIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui