Ci sono paesi che vanno oltre il numero di abitanti. Che sforano cifre e numeri e sono ‘palestre’ politiche dove esercitare accordi, sommare pensieri, sottrarre differenze, dividere compiti e magari poltrone ed ottenere un risultato che va bene a tutti o quasi. Lovere è così, poco più di 5000 abitanti, in costante calo da anni, per tutta una serie di motivi che è inutile riassumere qui, uno dei Borghi più belli d’Italia, terra di due Sante, conventi di frati, suore di Maria Bambina e pure Clarisse, polo scolastico da migliaia di alunni, ospedale che tiene botta, lago che attira turisti a go go ma anche un sacco di problemi, che anche in questo caso è inutile star qui ad elencare.
Lovere è il paese che ha anticipato il compromesso storico Dc–Pci che poi è stato una delle ricette politiche made in Italy e via di questo passo. E così le manovre per le elezioni amministrativa del 9 giugno prossimo sono già cominciate, quelle non ufficiali, sia chiaro, quelle che quando uscirà questo pezzo ci sarà la corsa a dire ‘non l’ho detto io’.
Proviamo a cominciare questo puzzle da tantissimi pezzi che troverà forma 30 giorni prima del voto, quando si depositeranno ufficialmente le liste elettorali.
Sulla carta Alex Pennacchio, attuale sindaco può tranquillamente presentarsi alla guida del gruppo L’Ago di Lovere, per il secondo mandato, ma la ricandidatura non è per niente scontata, anzi, sembra che Alex ne abbia piene le tasche e stia per farsi da parte, professore di inglese alle scuole superiori di Lovere, padre e marito, insomma, altre cose da fare ne ha.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 SETTEMBRE
