LOVERE – UFFICIO IAT: RISPOSTA ALLA SINDACA DI BOSSICO IAT: “Fino al 2009 (gestione Daria Schiavi) era il meno efficiente della Provincia. Lovere l’ha rilanciato e ampliato a sue spese”

0
156

Giovanni Guizzetti*

La dichiarazione pubblicata sul numero di Araberara del 13 gennaio u.s. mi obbliga a fare alcune precisazioni in merito alla gestione dell’Ufficio IAT Alto Sebino.

L’Amministrazione comunale di Lovere, dal 2009 capofila dello IAT, ha trovato, al subentro della gestione (2004-2008) dell’allora Assessore al Turismo Daria Schiavi della Comunità Montana Alto Sebino, una situazione non in linea con gli standard previsti dalla Provincia e dalla Regione sia per quanto riguarda i giorni e gli orari di apertura, sia per la pressoché assoluta mancanza di materiale informativo e divulgativo, sia soprattutto per la qualità del servizio offerto con conseguente insoddisfazione degli utenti.

Negli anni precedenti il 2009 l’Ufficio è stato infatti gestito in modo autonomo dalla Comunità Montana che, agli atti, non risulta aver mai convocato i Sindaci e gli Assessori al turismo dei 10 Comuni per condividere i programmi e gli obiettivi dell’ufficio.

Per questo motivo invece la nostra scelta è stata fin dall’inizio orientata alla condivisione del cammino progettuale e gestionale dell’Ufficio considerandolo quale servizio veramente territoriale nel quale fosse strategica la presenza di ogni Comune dell’Alto Sebino, indipendentemente dalla rilevanza turistica di ciascuno, soprattutto nella convinzione che ogni paese abbia valenze ambientali, naturalistiche, culturali ed artistiche in grado di portare, in un clima di sussidiarietà, nuovo impulso turistico a tutto il territorio e non solo ai paesi turisticamente più attrezzati, contribuendo anche alla sua crescita economica.

Come tutti ben sanno all’inizio non è stato facile condividere questa visione proprio per la novità di un approccio territoriale, ma gradualmente attraverso numerosi incontri, che hanno visto sempre la presenza anche dei funzionari della Provincia di Bergamo con i quali si sono legati da subito stretti rapporti, si è arrivati nel 2013 alla firma di un Protocollo nel quale venivano previsti le funzioni ed i compiti dell’Ufficio IAT ed i criteri di compartecipazione economica, proporzionalmente suddivisi in base alla reale rilevanza turistica di ciascun Comune (15% in base al numero degli abitanti, 20% arrivi nelle strutture ricettive, 30% pernottamenti, 35% pubblici esercizi)….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 27 GENNAIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui