E’ finita la ‘notte prima degli esami’ e stamattina tutti chini sul foglio per affrontare la prima prova scritta: italiano. Tra le tracce, c’è una poesia delle Myricae di Giovanni Pascoli «La via ferrata» e per l’analisi di un testo argomentativo «La sola colpa di essere nati» di Gherardo Colombo e Liliana Segre. Ci sono anche una novella di Giovanni Verga «Nedda, Bozzetto siciliano», un discorso pronunciato alla Camera da Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, sui cambiamenti climatici, e una riflessione sull’iperconnessione «Tienilo acceso: posta commenta condividi senza spegnere il cervello», a partire da un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni. Proposti anche un testo tratto da Oliver Sacks «Musicofilia» e un altro testo tratto da Luigi Ferrajoli «Perchè una Costituzione della Terrra?», che propone una riflessione sul Covid e su questi anni di pandemia. Domani, 23 giugno, si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto). Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di educazione civica. Analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte di scuola-lavoro. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un presidente esterno. Quest’anno le commissioni sono 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte.