La situazione del servizio sociosanitario di Castione della Presolana è veramente critica. Tralasciando le questioni politiche, tecniche e burocratiche che si intrecciano in questa vicenda, per capire veramente il disagio e anche il malcontento che dilaga nelle persone rimaste senza un medico di famiglia, l’unico modo è stato quello di recarsi sul posto. L’infopoint di Bratto ha infatti nelle ultime settimane aperto un centro di ascolto dove quotidianamente le persone portano le loro testimonianze e, si può ormai così dire, le loro avventure alla ricerca del servizio sanitario vicino alla persona.
“I residenti rimasti senza medico di famiglia – come ci dicono – fino a qualche settimana fa facevano affidamento al CAD (centro di assistenza domiciliare), che non era un servizio completo, ma comunque si rivelava una soluzione tampone al problema delle ricette, della continuità delle cure e delle visite mediche. Svolgeva praticamente, per capirci, la funzione di guardia medica. Ora con la sua soppressione è stato istituito un numero verde da parte di ATS e Croce rossa, dove agli utenti vengono indicati i medici disponibili”. ..
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