Michela Murgia, i suoi aforismi, i libri e la malattia

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‘Della sua fragilità in quell’istante amai proprio quello che dell’amore si paga più caro: l’assenza di calcolo e di misura che appartiene solo alle persone nate libere’. E’ una delle frasi di Michela Murgia, morta stanotte. La scrittrice aveva 51 anni e a maggio aveva annunciato di avere un carcinoma ai reni al quarto stadio. L’11 giugno si era ritirata dagli incontri pubblici e a metà luglio si era sposata con Lorenzo Terenzi. Nel 2009 con ‘Accabadora’ aveva vinto il premio Campiello. In un’intervista ad Aldo Cazzullo aveva detto: “Il cancro è in complice della mia complessità. Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore è uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto, o l’alieno”. Chiudiamo questo piccolo ricordo con un suo aforisma che raccoglie l’incanto delle sue parole: “Bisognerebbe difendersi dalle prime volte, perché consumano la nostra capacità di evocare la meraviglia”.

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