MINIERE DI GORNO – Ripartenza nel 2024?

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Luigi Furia

Era il 1982 quando furono chiuse le miniere di piombo e zinco in Val del Riso. Ciò a seguito di accordi con l’Algeria che oltre al gas voleva vendere all’Italia il suo minerale di zinco. Perciò da allora gli imbocchi sono rimasti muti. Ora, da circa sei anni, una società australiana si sta interessando di vari giacimenti minerari italiani, tra cui le “Miniere di Gorno” in territorio di Gorno, Oneta, Oltre il Colle, Premolo e Parre. Gli ultimi carotaggi e lavori di ricerca si sono svolti in Val Parina (Oltre il Colle), dato che i giacimenti del basso Riso sono noti e già indagati. In tutto questo tempo la quasi totalità delle amministrazioni locali sono state a guardare. Neppure il rodere dei carotaggi li ha svegliate.  Nel passato avevano chiesto la concessione mineraria anche altre società, non per riprendere l’attività estrattiva ma per altro. Infatti una di queste (nel 2007) riuscì a intrufolarsi nel sottosuolo ed ottenne l’autorizzazione a costruire una centrale elettrica sotterranea sul tracciato della galleria Riso Parina, “autostrada” delle miniere di Gorno. Prima la centrale, al servizio delle miniere, era in uno scavo laterale. Ora, quest’ultima, fa da tappo al cuore del giacimento. La galleria era, doveva e dovrebbe essere vincolata all’attività mineraria ma purtroppo, anche in questo campo, giocano le consorterie politiche. Da aggiungere che già nel 2011 il consigliere regionale Valerio Bettoni aveva evidenziato in un’interrogazione all’assessore competente della Lombardia che “la nuova collocazione della centrale idroelettrica sotterranea impedirà qualsiasi altra attività mineraria e didattica, museale e turistica, impedendo di fatto il transito oltre la centrale stessa”. Perciò chiedeva di “intervenire affinché venga rispettato l‟Accordo di Programma del 18 dicembre 2003 (dgr n. 7/15669 – Atti consiliari: Regione Lombardia – Seduta n. 23 dell‟8 febbraio 2011). Per questo la società australiana ha dovuto limitarsi a lavori di ricerca nella zona di Zorzone, cioè nella parte superiore del giacimento che, essendo di origine vulcanica, è meno ricco, una ragione in più per coltivarlo dal basso. …

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