Incredibilmente censurati i laboratori formativi previsti dalla cogestione dell’I.S.I.S. Giulio Natta di Bergamo, già approvati dalla presidenza: uno dei laboratori è stato completamente cancellato, nei testi di altri due sono state rimosse le parole transfemminismo e antifascismo.
“Felice è colui che ha potuto conoscere la causa delle cose”
Virgilio, Georgiche, II, 489
Questa frase di Virgilio è la scritta che accompagna l’ingresso di centinaia di studenti e studentesse ogni mattina nell’I.S.I.S. Giulio Natta di Bergamo.
L’8 giugno, ultimo giorno di scuola, si è svolta la cogestione, occasione per chi vive la scuola di proporre corsi “internamente” o avvalendosi della collaborazioni di esperti esterni. Gli studenti e le studentesse del Natta, di cui diverse da tempo parte di UDS – Unione degli studenti, hanno contattato 3 realtà formate da educatori e operatori qualificati che lavorano a scuola, a stretto contatto con i giovani.
Immaginare Orlando, associazione che si occupa di arte e formazione, con la progettazione del Festival Orlando, di attività educative e di formazione docenti. Progetto Adriana, rete giovanile che collabora con ISREC (Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) e ANPI (Associazione nazionale Partigiani d’Italia), proponendo attività anche all’interno delle scuole (qualche settimana fa hanno tenuto un incontro ufficiale presso l’Istituto Tecnico Commerciale e Turistico “Vittorio Emanuele II” con classi quarte e quinte). Lab, Queer Community, rete di soggettività non conformi che promuovono un percorso di sensibilizzazione e riflessione su tematiche di genere e relazionali.
I tre laboratori in questione, dal taglio formativo ed educativo, erano stati APPROVATI, come scritto nella circolare n°477 del 5 giugno 2023. Eppure, in seguito a una presunta diffida di un genitore, la scuola, in sordina, senza aver consultato nessun organo rappresentativo dell’Istituto, ha CANCELLATO il laboratorio QUEER, spiegando a voce nella figura di un docente, che la parola è “potenzialmente pericolosa”; VIETATO di utilizzare la parola ANTIFASCISMO nel laboratorio di progetto Adriana, rimuovendo il termine dalla successiva circolare (n°478 , 6 giugno); VIETATO di utilizzare la parola TRANSFEMMINISTA nel laboratorio di Immaginare Orlando, rimuovendo il termine dalla successiva circolare (n°478 , 6 giugno).
Ci chiediamo come mai antifascismo, parola essenziale per la nostra Costituzione e per la Repubblica italiana, venga stralciata e sia causa di polemiche. Ci chiediamo, da studenti e studentesse, come mai vergognarsi della parola transfemminismo, movimento fondamentale nella lotta per la parità di genere, che dovrebbe essere accessibile come fonte di ispirazione per ogni studente. Risulta sconcertante la censura di questo tema, oltretutto centrale in questi tempi.
Ci chiediamo, da studenti e studentesse, come mai vergognarsi del termine queer, parola che rappresenta tutte le persone emarginate .
Noi studenti del Natta vogliamo che la scuola prenda posizione su quanto accaduto e ci auguriamo che sia una nostra alleata nel promuovere una cultura in cui antifascismo e transfemminismo siano dei valori e queer una parola che non fa paura.
È importante per noi studenti e studentesse che la scuola non sia un’isola solitaria, sentiamo la necessità di dialogare con le realtà esterne e di farlo in uno spazio sicuro,aperto e libero
La proposta è la creazione, a settembre, di un laboratorio condotto dagli enti coinvolti che si sono visti annullare o cambiare denominazione al proprio progetto, che si sono detti disponibili a mettere a disposizione persone professioniste nell’ambito dell’educazione e della formazione, per costruire una proposta formativa che coinvolga gli studenti e le studentesse. Il laboratorio in questione affronterà le tematiche e l’importanza delle parole che sono state cancellate o stravolte dai goffi errata corrige e refusi della circolare n°478.
Caro Natta, questa è la nostra proposta.
Rimediamo a questo brutto episodio?
Comunicato congiunto scritto dall’Unione Degli Studenti Bergamo e dai rappresentanti della Consulta Studentesca dell’ISIS G. Natta.
Sottoscrivono l’appello
Progetto Adriana
Immaginare Orlando
Lab, Queer Community
Studenti e Studentesse dell’ISIS G. Natta
mi chiedo se la parola “cis gender” è chiara a dei giornali o se dobbiamo specificare meglio rispetto al termine queer
Forse si potrebbe sostituire con “persone emarginate e discriminate per il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere” (non è una formulazione che rende onore al termine queer, ma per finalità comunicative potrebbe funzionare)
Grazie, in concorderei con la semplificazione ulteriore di ale, funzionale ad una maggiore comprensione “di massa”
Toglierei “conservatore” in quanto risuona come accezione politica negativa e la frase fra parentesi sul perbenismo.
Unirei ciò che rimane con il punto precedente togliendo l’a capo.
Infine aggiungerei: è importante per noi studenti che la scuola non sia un’isola, sentiamo la necessità di dover dialogare con le realtà esterne e di farlo in uno spazio sia sicuro che aperto e libero come quello della scuola.