NEMBRO – IL CASO – Vittorio non va a scuola dal 19 settembre: “È autistico. Ma in 8 anni di scuola ha cambiato ben 17 insegnanti di sostegno… la scuola non ha costruito alcun progetto”

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“È vivace, ironico, attento, pieno di fiducia, solare, educato, gran lavoratore. Ed è autistico. Suona la batteria e riprenderà a breve judo. Quest’anno l’ultimo giorno di scuola è stato il 19 settembre. Poi non ha più frequentato: non per colpa sua”. La mamma parla di Vittorio Buttinoni, 15 anni (i 16 li compirà il 30 gennaio prossimo). Giuditta Barcella arriva in redazione di sabato mattina (11 novembre 2023). Porta uno scatolone con alcuni dei lavori realizzati l’anno scorso da Vittorio, prove concrete di capacità e inventiva: riproduzioni artistiche, attività tecniche ed anche materiale in lingua inglese. “Perché attraverso il lavoro ciascuno può migliorare e diventare interessante anche agli occhi degli altri. Le persone autistiche NON sono rotte, né malate e NON devono essere considerate come degli eterni bambini da assistere. Tanto meno, come sempre più spesso succede, relegate tra gli invisibili. È vero: hanno rigidità. Rigidità che però possono essere utilizzate quali punti di forza. Se ad esempio a Vittorio chiediamo di tagliare e sbucciare le verdure, abbiamo la certezza che lavorerà con cura e precisione. Alla fine, avrà pulito tutto perfettamente, senza lasciare in giro nemmeno un minuscolo pezzettino di buccia… perché la sua rigidità di avere ordine non glielo consente”.

Riavvolgiamo il nastro. “A nove mesi Vittorio inizia a frequentare l’asilo nido: è sereno, partecipa alle attività e parla. A due anni purtroppo continua a pronunciare ancora solo poche parole. Questo fatto inizialmente non ci preoccupa in modo particolare, visto che la stessa cosa è successa anche a noi (genitori). Poi però, d’accordo con lo psicopedagogista del nido, decidiamo di procedere con i dovuti accertamenti e a novembre 2010 all’Istituto Bosisio Parini di Lecco la diagnosi: AUTISMO. Chiariamo: l’autismo non è una malattia. Non si guarisce. L’autismo è un disturbo pervasivo: significa che possiamo vedere questa condizione in tutto ciò che la persona fa. Le persone autistiche pensano in modo diverso e vivono in modo diverso.

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