100 anni (più uno) dall’incoronazione della Madonna dello Zuccarello. Il santuario, dedicato alla Beata Vergine Addolorata, è un fulcro di fede e devozione per la comunità di Nembro. È stato costruito ai piedi del monte Podona nel 1347, non a seguito di un’apparizione, ma per una devozione privata. La sua attuale configurazione risale all’intervento di ristrutturazione promosso da mons. Giulio Bilabini e continuato da don Pietro Zanchi nel secondo decennio del ‘900. Nel 1920, per mano dell’arcivescovo di Bologna (ma di origini vertovesi) mons. Giorgio Gusmini, avvenne la solenne cerimonia di Incoronazione, sul sagrato della chiesa plebana. Le due corone d’oro furono donate dai soldati nembresi che avevano combattuto la prima guerra mondiale: già dal fronte avevano inviato i loro risparmi per questa finalità.
I festeggiamenti per il centenario sono stati rimandati di un anno a causa della pandemia. Ma ora a Nembro è tutto pronto per un’intera settimana di festa. Il prevosto don Antonio Guarnieri ha scelto come tema ‘Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio Santa Madre di Dio’. “Vogliamo essere visitati da Maria, che viene nelle nostre strade e nei punti dove la comunità si ritrova, dopo il periodo della pandemia che qui ha colpito profondamente. Abbiamo pensato di far viaggiare l’effigie della Madonna nei diversi quartieri, non solo di portarla in plebana – spiega il sacerdote -. È un’occasione per ringraziarla in un periodo in cui speriamo di uscire dall’emergenza. Proprio allo Zuccarello a marzo dello scorso anno era venuto il Vescovo Francesco Beschi per un momento di preghiera. In occasione di questa ricorrenza vogliamo sentire ancora più vicina la sua protezione”. …
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 24 SETTEMBRE