NEMBRO – “Senti chi parla”. Don Matteo e i giovani dell’oratorio lanciano una radio per far sentire la propria voce

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Filippo, Mattia, Daniele, Alice, Michele e don Matteo sono nel loro nuovo studio. Un aula dell’oratorio di Nembro che da qualche settimana si è trasformata in sala registrazioni. E che è diventato il cuore pulsante dell’ultimo grande progetto lanciato dall’oratorio San Filippo Neri. Si chiama “Senti chi parla”, è una radio fatta i audio e video e mette al centro i giovani. Un’avventura che dà voce proprio a loro, che consente loro di esprimere le proprie idee e rivolgersi ai coetanei ma non solo.

“Senti chi parla” è stato lanciato domenica 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco, e ha cominciato le proprie trasmissioni lunedì 1° febbraio, su Youtube, Instagram e sulle principali piattaforme di podcast.

“Senti chi parla è nato raccogliendo e unendo le esperienze vissute in oratorio nei mesi scorsi – spiegano i giovani, studenti delle superiori o dell’Università -: la redazione del ‘Nembro giovane’, il gruppo che ha organizzato il festival delle rinascite ‘Migliori di così’ e il gruppo On Air, che a partire da marzo ha curato la trasmissione delle celebrazioni in streaming ed è poi cresciuto occupandosi di dirette e video-making”.

E così i giovani che durante i mesi segnati dalla pandemia si sono dati da fare in modi diversi in oratorio si sono uniti per dar vita a questo nuovo progetto. “Si sono unite persone diverse, di età ed esperienze diverse: il gruppo si è mostrato sin da subito affiatato. Abbiamo iniziato ad incontrarci a novembre, con riunioni in Zoom, per provare a chiederci cosa volevamo dire e a chi volevamo rivolgerci. Abbiamo delineato il nostro progetto come pensato dai giovani e rivolto ai giovani, in un formato smart (audio e video)”.

Tra gli incontri anche delle occasioni per imparare dagli esperti del settore. “Abbiamo avuto degli incontri con dei professionisti del mondo radiofonico, come Luca Viscardi, e a dicembre abbiamo avviati le prime registrazioni: abbiamo fatti delle prove simulando di essere in una puntata vera, in modo da poterci trovare  discutere e confrontarci su quanto fatto”.

E nel frattempo nasce anche la sala registrazioni, con pannelli fonoassorbenti e tutte le strutture necessarie, ricavata in un’aula dell’oratorio. “Per questi lavori ci ha aiutato un volontario storico dell’oratorio, che ci ha raccontato che negli anni ‘70 l’oratorio d Nembro aveva già avviato un’esperienza di radio parrocchiale. La storia ora continua, con una versione 2.0, che utilizza i nuovi mezzi di comunicazione, come stanno facendo in questo periodo anche le radio official”.

“Senti chi parla” dal 1° febbraio propone ogni settimana tre momenti di circa 15 minuti, ciascuno con due conduttori, il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Saranno in tutto nove le rubriche che si alterneranno in un ciclo da tre settimane. Numerosi gli ambiti di interesse: musica, libri, cinema, notizie dal mondo e dal paese e questioni di interesse etico. Dietro i microfoni 25 giovani, per lo più tra i 17 e i 22 anni

I destinatari sono i loro coetanei ma anche gli adulti disposti a mettersi in dialogo con il mondo dei giovani.

“L’obiettivo del progetto ‘Senti chi parla’ è creare un nuovo spazio comunicativo gestito dai giovani per mantenere un dialogo con altri giovani e con gli adulti interessati a capire il punto di vista dei ragazzi sulla realtà. Quindi ci si propone di offrire un mezzo per intrattenere in modo piacevole il pubblico, condividere buone idee e notizie positive, offrire un punto di vista su temi di attualità e fatti rilevanti, poter Interessare altri giovani su vari argomenti con una trattazione non specialistica. La scelta dei contenuti è fatta a partire da ciò che muove l’interesse dei membri della redazione: giovani che hanno presumibilmente una sensibilità in linea con quella del pubblico di riferimento”.

Giovani che provengono dal mondo dell’oratorio. “Uno spazio vissuto dai giovani che favorisce l’incontro, la conoscenza e il rispetto degli altri. Con questo spirito di scoperta e dialogo ci proponiamo di interagire con chiunque allo scopo di essere tutti migliori dopo un confronto costruttivo. Il tono è quello della leggerezza mai priva di intelligenza”.

A capitanare anche questa esperienza c’è don Matteo Cella, curato di uno dei paesi più colpiti dal Covid nella prima ondata, attivissimo in tutte le fasi dell’emergenza. Anche se gli spazi fisici dell’oratorio hanno dovuto restare a lungo chiusi, i giovani sono stati messi al centro dell’attenzione, con numerose esperienze che li hanno resi protagonisti dando loro spazi di espressione. L’iniziativa “Senti chi parla” va ancora in questa direzione.

“L’obiettivo è permettere ai giovani di far sentire la propria voce, di esprimere il proprio punto di vista, a partire dalle cose che li appassionano, da ciò che hanno a cuore – spiega don Matteo -. Questo è il nostro punto fermo, poi con il tempo il progetto potrà accogliere nuove idee, la struttura è fluida. Dobbiamo farci le ossa e impratichirci, con il confronto e anche l’autocritica”.

Proprio l’esperienza della pandemia e dell’isolamento ha lasciato una traccia anche nella genesi di questo nuovo progetto. “Abbiamo respirato la voglia di occasioni di aggregazione, di mettersi insieme e creare qualcosa – spiegano i ragazzi -. Per molti di noi questi mesi sono stati l’occasione per riscoprire il proprio paese, per esempio chi prima si spostava per frequentare l’Università e in questi mesi invece non si è potuto spostare. Inoltre, investire sulla comunicazione ci permette di creare nuove piste per sentirci vicini”…

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