«Vedo che l’amministrazione ci ascolta, c’è un bel rapporto e porta avanti le osservazioni che facciamo noi. C’è un’ottima collaborazione». Copricollo in pile nero. La berretta leggera blu scuro è dello stesso colore del maglioncino e della giacca. I jeans sono chiari. Giuseppe Carrara è un vigile del fuoco in pensione ed è il presidente del comitato di quartiere di Viana. «Non ci sono problemi particolari, ci sono i soliti lavori ordinari. C’era una staccionata tutta ammalorata in piazzetta don Carminati, dove c’è la chiesa e adesso ne stanno facendo una nuova. C’è il problema del torrente Lujo dove c’è del materiale alluvionale sotto il ponte, inoltre era cresciuta molta vegetazione. Quindi con la Protezione civile di Nembro, in collaborazione con quella di Alzano, abbiamo pulito tutto l’alveo. Ci sono tante cose che stiamo portando avanti piano piano».
Carrara è dinamico e veste sportivo. Gli occhi sottili sono schiacciati dalle palpebre pesanti e accartocciate. Sul mento ha qualche piccola ferita, come di qualcuno che si è appena tagliato la barba: «Qui a Viana abbiamo sempre avuto pochi negozi che funzionano bene. Come ordine pubblico problemi non ne abbiamo avuti, per il momento. Solo giù all’Esselunga dove qualche notte fanno rally. A Viana non ce ne sono di case disabitate. Con le costruzioni nuove è arrivata gente da fuori. Qui l’oratorio non c’è, però c’è la chiesa dedicata a San Rocco. Qui a Viana abbiamo sia l’asilo che le scuole elementari. Come servizi abbiamo pressoché tutto, abbiamo ben quattro supermercati, quindi c’è un’ampia scelta».
Carrara è un uomo deciso e determinato. Ha molto da fare, ha fretta. Prima di salutare e salire in macchina al volo ci tiene a ribadire le qualità del suo quartiere: «Per il momento è tutto tranquillo. Io sono nato e cresciuto in Viana: si è espansa molto però c’è ancora tanto verde, siamo fortunati. Qui i fumi della fonderia non arrivano, nessuno si è mai lamentato. Quell’odore sgradevole che si sente vicino all’acciaieria qui non arriva».
Il sole è alto e scalda le vie silenziose e deserte di Viana. La primavera si sta impossessando dei parchi, dei giardini e dei pruni che inondano di rosa la strada provinciale e il marciapiede adiacente che conduce al bar caffetteria Giangi. Dietro il bancone una ragazza sulla trentina con i capelli scuri, il sorriso timido, ma con la tenace capacità di tenere testa ad un numeroso e variopinto gruppo di uomini datati che non disdegnano i brindisi. «Questo è il covo dei vianesi, quelli veri. Se vuoi conoscere il quartiere questo è il posto perfetto». Parola di Roberto Pacchiana, nato 71 anni fa a Viana dove ha sempre vissuto. Oggi è anche lui membro del comitato di quartiere. Pacchiana è d’accordo con il presidente Carrara sul fatto che a Viana non ci siano problemi e che la collaborazione con il Comune è positiva.
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