Due ragazze. Yara poco più che una bambina. Laura poco più che una ragazza. Uccise entrambe in circostanze misteriose. Laura l’1 agosto del 1993, Yara scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata assassinata il 26 febbraio 2011. Noi, Araberara, eravamo qui, in mezzo a questo tsunami mediatico ed emotivo.
In questi giorni la vicenda di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra, torna alla ribalta per una serie tv su Netflix che ci vede coinvolti con pagine, volti e testimonianze. Da qui, in questa redazione di Clusone erano partiti gli input per arrivare a Bossetti (di cui vedrete per la prima volta un’intervista esclusiva) e al ‘casino’ di figli nati fuori dal matrimonio e intrecci di storie di un periodo dove bastava una ‘corriera’ per provare l’amore, allora i social non si sapeva nemmeno cosa fossero. (Del delitto di Laura Bigoni ce ne occuperemo invece sul prossimo numero).
La docuserie crime ‘Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio’
La prima delle cinque puntate è uscita il 16 luglio, le altre seguono a ruota. In questi giorni la piattaforma Netflix sta mandando in onda la docuserie crime ‘Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio’ che ricostruisce i dettagli del tragico omicidio della tredicenne Yara Gambirasio.
Si tratta di uno dei progetti più ambiziosi di sempre per la linea di documentari basati sulla cronaca nera che tanto successo riscontrano tra il pubblico di Netflix: basti dire che il lavoro di documentazione per Il Caso Yara è iniziato già nel 2017, ben quasi quattro anni prima dell’uscita dell’acclamata docuserie SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano. (…)
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