Novembre 2020 – Lovere – Michele: “Consegno colazioni a domicilio a 50 centesimi, caffè e brioches, pranzo a 2 euro…”, il ricavato per aiutare i dipendenti in cassa integrazione

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C’è chi resta con le mani in mano. C’è chi si lamenta. C’è chi si dispera. E c’è chi si ingegna per uscirne come Michele Zanni, imprenditore del settore più surclassato, quello della ristorazione, un locale a Lovere, il Prepost, e uno a Costa Volpino, il Boh tep che si è inventato un modo davvero particolare per aiutare i propri dipendenti ad integrare la cassa integrazione: “Quando è stato stabilito di chiudere i locali alle 18 avevo deciso già di chiudere del tutto, avevamo fatto una riflessione, tenere aperto fino alle 18 voleva dire perdere 2000 euro a settimana di incasso. Perdere 8 o 9000 euro in un mese non avrebbe avuto senso. Così avevo chiuso. Però non mi andava nemmeno di starmene sul divano ad aspettare la riapertura. Volevo fare qualcosa per chi lavora per me, anche perché durante l’estate, dopo il primo lockdown avevamo lavorato bene e recuperato, tutti si erano comportati in modo esemplare sul lavoro e io volevo fare qualcosa per ringraziarli. Avevo un po’ di soldi da investire e così al posto di investirli per me ho deciso di usarli per tutti i miei dipendenti”. Detto fatto. Michele ha deciso di preparare colazioni in alcuni giorni della settimana, con consegna a domicilio, aperitivi e anche pasti. Solo in alcuni giorni della settimana e in alcune fasce orarie. Ok, ma questo lo fanno già anche altri, e quindi dove sta l’originalità? Beh, il tutto a prezzi davvero incredibili. “Il martedì e il giovedì – spiega Michele Zanni – dalle 8 alle 11, caffè con brioche a 0,50 euro. Il mercoledì a pranzo i paccheri a due euro (facciamo solo quelli). Il sabato, per un paio di ore, un prodotto (di volta in volta diverso) che vendiamo a 1-2 euro come aperitivo. Tutto quello che andremo a incassare, non a guadagnare perché a questi prezzi non prevediamo guadagni, viene usato per integrare la cassa integrazione dei nostri dipendenti”. Tutti i prodotti su prenotazione vengono portati direttamente a casa a domicilio per evitare assembramenti fuori dal locale: “Lo facciamo anche per i nostri clienti – continua Michele – con loro abbiamo un ottimo rapporto e cosi rimaniamo in contatto. Devo dire che non ci aspettavamo questi numeri, anche 170 colazioni, ed è davvero una bella soddisfazione vedere la felicità dei nostri clienti. E ci hanno data anche parecchie mance che fanno davvero comodo ai miei ragazzi in queto periodo. Insomma, in un momento come questo si scoprono anche risvolti positivi ed è da qui che dobbiamo ripartire tutti insieme”. Consegna a domicilio a Lovere, Costa Volpino, Pisogne, Sovere, Pianico, Rogno e Castro. Si lavora in perdita: “Si, perdiamo parecchi soldi ma abbiamo fatto un investimento sui nostri ragazzi, sul nostro staff e anche sui clienti, diciamo che è un modo per seminare e siamo contenti così”. Una decina di dipendenti e tanta passione. Mentre racconta Michele sta preparando i Campari: “Oggi aperitivo Campari a un euro, ne stiamo consegnando tanti, pensa che un cliente ci ha lasciato 25 euro per 4 euro”. Michele ama il suo lavoro, basta sentirlo e ti butta addosso entusiasmo: “Si, ho sempre amato il mio lavoro e quando ami il lavoro che fai è tutto più semplice. Comunque ci tenevo a dire una cosa, noi non vogliamo con questa iniziativa dare fastidio a nessuno, anzi, proprio per questo facciamo solo questo tipo di offerta in determinati giorni della settimana, non vogliamo rompere le scatole e io credo che in un paese come Lovere ci sia spazio e posto per tutti per lavorare”. Già, Michele va di fretta, le prenotazioni continuano, si guarda avanti, si va avanti, che il Covid se ne faccia una ragione.

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