Primo agosto 1993. Laura Bigoni oggi avrebbe 53 anni, ne aveva solo 23 quel primo di agosto, l’ultimo della sua vita. Trent’anni dopo quel delitto è ufficialmente irrisolto, come tanti, come troppi. Ma forse qualcosa adesso si muove. Qualcosa cambia. Una testimonianza a tratti sconvolgente, che abbiamo vagliato, pensato, ponderato, verificato.
Perché proprio ora questa donna si fa viva? “Perché quando ho sentito in tv dell’arresto di un manager milanese arrestato per stupro è come se mi si fosse risvegliato qualcosa dentro e ho deciso che adesso basta, dovevo parlare, io non so se questa pista porterà a qualcosa ma ci sono troppe analogie su quello che ho vissuto io allora, troppe coincidenze, dal taxi giallo alla bomboletta e all’accendino al fatto che l’uomo di cui parlo lavorava con Laura”.
E l’uomo in questione non è Jimmy Bevilacqua, il fidanzato di Laura indiziato per anni e poi assolto, fidanzato sul quale è rimasta un’ombra di sospetto.
Era il 1993 e Clusone allora ballava in Collina, che Collina sta per Collina Verde, la discoteca dove si passavano le calde serate estive, fra un drink e un po’ di dance che allora tirava ancora. E sullo sfondo l’amore, o presunto tale, che quello non cala mai, non tramonta, va sempre di moda, anche trent’anni dopo, a maggior ragione trent’anni dopo.
Laura viveva a Milano, lavorava come addetta comunale alle pulizie ma aveva un sogno in testa, aprire uno studio d’estetista, lei che ci teneva alla sua bellezza. E proprio da un’estetista Laura aveva incontrato Jimmy, che era andato a farsi una lampada abbronzante, colpo di fulmine.
Due anni intensi, raccontò chi li conosceva bene, forte attrazione sino all’inizio di quella maledetta estate del 1993 quando qualcosa si rompe e il rapporto diventa burrascoso. Jimmy (Gian Maria Negri Bevilacqua) ha un’altra ragazza e non dice nulla a Laura, ma Laura lo scopre e cominciano a litigare. Jimmy, 25 anni, elettricista con un sogno ben preciso, diventare vigile del fuoco, lui che faceva il pompiere volontario. Jimmy racconta a Laura di dover andare a Roma per un corso per diventare vigile del fuoco ma a Roma Jimmy non andrà mai, se ne va invece al mare con la sua nuova ragazza,
Laura lo scopre e succede il finimondo e scopre anche che Jimmy sta mettendo su casa, ma porta a vedere la nuova casa la nuova fiamma e dice di volerla sposare: lei è Vanna Scaricabarozzi, ha 25 anni, due in più di Laura ed è di Cesano Maderno. Laura sta male, soffre, intervengono i genitori che parlano anche con i genitori di Jimmy, telefonate calde e burrascose, la storia deve finire, i genitori di Laura sono arrabbiati, sedotta e presa in giro, così non va.
Sembra che Laura voglia chiudere la storia ma Jimmy non vuole e le promette che lascerà Vanna per sposare lei. E intanto le chiede di convivere con lui. Laura ci pensa, non sa cosa fare, ma i genitori la convincono ad andare a Clusone, dove hanno un appartamento in Via Mazzini. I genitori sperano che il soggiorno a Clusone serva a farle dimenticare Jimmy, ma lui non cede, quasi ogni giorno si infila nella sua Y10 e sale a Clusone, 110 km per stare un po’ con lei.
E sabato 31 luglio fino alle sette di sera è ancora lì. Poi l’ennesima litigata e invece di rientrare a Milano, Jmmy va da Vanna a Cesano. Sembra il copione di una sceneggiata di vecchie commedie anni ’70 e invece il giorno dopo la commedia precipita in tragedia.
Laura viene trovata morta sul suo letto, nove coltellate, quattro alla gola, una più profonda al petto e le altre giù verso il ventre fino all’ultima all’inguine che apre un grosso squarcio nella zona perineale. Secondo i periti il colpo finale della lama è lo sfregio tipico di un delitto a sfondo sessuale.
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