Le vecchie officine dell’area mineraria Ronchellini, quella meccanica e quella elettrica, sono strutture in cui riecheggia la voce della storia. Vennero realizzate in Val del Riso, in territorio comunale di Oneta, in tempi diversi, a partire dalla fine dell’ Ottocento, seguendo un percorso legato allo sviluppo tecnologico e alle necessità contingenti delle numerose coltivazioni di miniera disseminate sul vasto territorio: un attivismo costruttivo che durò sino agli anni Trenta del secolo scorso, periodo in cui si raggiunse la massima estensione delle aree estrattive: “Questi immobili sono pervenuti dallo Stato in proprietà al nostro comune nell’anno 2016, grazie al Federalismo Demaniale, in condizioni molto precarie, e non c’era alternativa – spiega il sindaco Angelo Dallagrassa -: o abbandonare tutto al degrado e quindi alla perdita irrimediabile degli immobili, oppure investire per una visione che si proietta nel futuro”.
Con i finanziamenti regionali a fondo perduto l’Amministrazione comunale ha scelto la seconda strada, cioè pensare, appunto, al futuro.
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