Il primario di Oculistica dell’ospedale di Esine, il dottor Giovanni Mazzoli, è stato arrestato stamattina, lunedì 19 giugno, e ora si trova ai domiciliari. Pesanti le accuse che gli vengono rivolte: truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità.
Sarebbero almeno una ventina i casi in cui il dottor Mazzoli avrebbe chiesto ai pazienti somme di denaro (che andrebbero dai 500 ai 700 euro) in nero per saltare le lunghe liste di attesa ed essere quindi chiamati per l’intervento agli occhi soltanto qualche giorno dopo invece di aspettare anche oltre i sei mesi.
Ma come dicevamo in precedenza, questo non è l’unico reato da cui dovrà difendersi, perchè il medico lavorava in convenzione con l’ospedale di Esine ma anche in un ambulatorio privato e non avrebbe emesso fattura, trattenendo quindi la quota che avrebbe dovuto versare al servizio sanitario nazionale. Non solo, risultava presente in ospedale mentre lavorava nell’ambulatorio privato.
Pare infine che i soldi che avrebbe intascato dai pazienti siano stati utilizzati per acquistare una villa in Sardegna, diamanti e opere d’arte, mentre parte del contante sarebbe stato trasferito in Svizzera.