OTTOBRE IN ROSA – IL PRIMARIO DI SENOLOGIA DEL PAPA GIOVANNI XXIII DI BERGAMO – Privato Fenaroli: “Da noi la guarigione sta tra il 90 e il 95%. Operiamo più di 800 persone l’anno. Ed ecco il mio progetto unico al mondo…”

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Il primario di senologia al papa Giovanni è un professionista di lungo corso. Privato Fenaroli, tavernolese dirige il reparto dal 1998. Ma non ha perso entusiasmo, anzi, ha in corso un progetto rivoluzionario, primo al mondo: “E’ chiamato Personal breast. Per fine anno aspettiamo il via libera del Comitato Etico, chiamato in causa quando si avvia un progetto innovativo e speriamo per la primavera prossima di metterlo in atto. Si tratta di trattare, secondo la nostra filosofia, di adattare il ‘vestito’ ad ogni persona. Si scannerizza la mammella prima dell’intervento e la si crea uguale. Oggi diciamo che forniamo alle pazienti una berlina standard, una mammella rotonda o a goccia. Noi pensiamo che ogni persona debba ritrovarsi com’era, noi proponiamo, per stare all’esempio automobilistico, una fuoriserie. È fattibile e speriamo di metterlo in atto qui al Papa Giovanni entro il 2024, se ci danno l’ok. La società che produce le protesi ha già studiato la fattibilità. Sarebbe una rivoluzione, primi al mondo”. Ma avrà un costo maggiore… “E’ vero, se non sarà supportato completamente dal servizio sanitario nazionale la persona dovrà metterci del suo ma avrà una risultato ottimale”.

Riavvolgiamo il nastro. Siamo partiti dalla fine ma il principio è quando la donna scopre di avere un tumore al seno. Che percentuale ha in prospettiva di guarigione. “Qui nel nostro reparto la percentuale di guarigione è tra il 90 e il 95%. Dipende se preso per tempo. In Italia ci sono circa 60 mila casi di tumore al seno ogni anno, a Bergamo ne trattiamo ogni anno tra gli 800 e gli 850, facciamo circa 1000 interventi all’anno, 600 dei quali per tumori maligni. Ah, da ricordare che ogni 100 casi al femminile c’è anche 1 caso al maschile, ne operiamo tra i 6 e i 10 ogni anno. Comunque, se una paziente va in un reparto dedicato come il nostro, supportato dai reparti di radiologia, oncologia, chirurgia plastica, ha un 20% in più di probabilità di guarire. A Bergamo operiamo 3-4 persone al giorno”.

Non sei mai stato in qualche caso emotivamente coinvolto a fronte di un caso particolare? “E’ una domanda sbagliata, sono coinvolto emotivamente in tutti i casi. Il tumore statisticamente è più frequente in donne tra i 20 e i 50 anni, in questa fascia sta il 30% dei tumori e nelle persone più giovani è più aggressivo”.

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