Danilo in questi giorni è alle prese con gli scrutini all’Isiss di Gazzaniga. Poi sarà alle prese con le opere del Comune dove è sindaco. Poi sarà alle prese con le feste che riempiono l’estate parrese. E poi naturalmente, sarà alle prese con la sua splendida famiglia, 3 figli e una moglie. Danilo Cominelli, insegna matematica e fa il sindaco da 9 anni a Parre: “Come sono come professore? Bastone e carota, un po’ come sono da sindaco”. 9 anni da sindaco, ne manca uno, poi Danilo, che potrebbe fare il terzo mandato, si farà da parte, salvo sorprese dell’ultimo momento: “Ho cominciato a 41 anni e finirò a 51, direi che può bastare”. Come è stato questo decennio per te? “Penso che fare il sindaco in un paese come Parre sia motivo di orgoglio e soddisfazione. Io amo il mio paese. E quindi non possono essere stati che 9 anni meravigliosi, intensi, a volte duri, ma meravigliosi. Ovvio che quando si parla di un decennio si alternano momenti in cui l’adrenalina è a manetta e altri in cui ti senti sconfortato, ripenso al covid, a momenti in cui ti prende l’angoscia. Ma ne siamo sempre usciti insieme con la voglia di fare sempre meglio. Siamo sempre stati bravi a recuperare risorse e abbiamo partecipato a tutti i bandi che potevano essere utili per il paese. Certo, si poteva fare di più ma anche la burocrazia ci ha messo del suo”. Danilo racconta e ricorda: “Vivere il paese da sindaco è un privilegio, quante manifestazioni insieme alla tua gente, che ti coinvolgono, ti cambiano. Ho sempre cercato di non abbandonare però i miei affetti, la mia famiglia, che sono sempre i miei riferimenti. Ho un po’ di rammarico per essermi perso da vicino alcuni momenti della crescita dei miei figli. Quando sono stato eletto Jonata che è del 2002 aveva 12 anni, ora frequenta il secondo anno di Ingegneria gestionale all’Università di Dalmine. Gabriele che è del 2003, geometra, è in Norvegia e lavora per una ditta della Val di Scalve. E poi c’è Giorgio, del 2007 che frequenta Informatica all’Isiss di Gazzaniga dove insegno io, chiaramente non sono uno dei suoi professori, sono stato molto chiaro su questo”. Tre figli maschi. E tua moglie Alessia come se la cava con 4 uomini in casa? “E’ bravissima, lei lavora in un’azienda, impiegata, e riesce a tenere insieme tutto. E’ una donna paziente che mi ha sempre lasciato seguire la mia strada, senza una donna come lei a fianco non ce l’avrei fatta, lei è veramente una parte fondamentale, quando serve mi tira le orecchie. I suoi pungoli sono sempre importanti. Senza il suo appoggio, la sua pazienza non sarebbe stato possibile nulla”. Se avessi un giorno completamente libero come lo passeresti?