La “Santùsa di tacolèr”, la festa dei pastori che si è svolta sabato 16 scorso e che ha visto un fiume di pecore – circa un migliaio, il gregge di Mirko Imberti che tornava dall’alpeggio di Rigàda, sopra Valzurio – attraversare il paese tra la curiosità dei bambini e dei ragazzi delle scuole che poi anche con gli altri pastori presenti hanno simpaticamente dialogato, si è conclusa magnificamente la sera presso l’Antiquarium in piazza S. Rocco, dove Giuseppe Imberti, medico veterinario in pensione, ha presentato ad un pubblico numeroso ed attentissimo i risultati di una ricerca che porta avanti da tempo in memoria di suo padre Pietro, pastore transumante per decenni verso i pascoli svizzeri. Imberti ha infatti ricostruito, sulla base di documenti e di testimonianze originali, la presenza dei pastori parresi soprattutto in Val Mesolcina e in Val Calanca (Canton Ticino), dove affittavano gli estesi alpeggi della Confederazione.
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