Fabio, Marco, Manuel, Giacomo e Alberto, cinque ragazzi, la musica, italiana, tutta composta da loro, una vita di corsa, tra scuola e lavoro, e quella passione che a febbraio diventerà un disco. Perché ci sono giovani che il tempo non lo aspettano, non lo inseguono ma si fanno inseguire, come se non bastasse mai, alla faccia di chi dice che i giovani buttano via il tempo e non sanno cosa fare. Fabio Fornoni, di Parre, arriva in redazione un sabato mattina, va di fretta, deve andare in biblioteca a studiare per un esame universitario, frequenta ingegneria meccanica a Dalmine, lavora a Parre, dove vive, suona e scrive musica e molto altro. Sorride: “Sì, ho una vita impegnata ma mi piace così”. Pop rock che strizza l’occhio alla musica cantautorale italiana, quella per intenderci alla Negramaro e Vibrazioni con un salto a Franco Battiato e Antonello Venditti, strano per ragazzi così giovani: “Ho cominciato attorno ai 15 anni – racconta Fabio – con la chitarra, a suonare, buttare giù testi, scrivere, e poi da lì con alcuni amici abbiamo creato la band”…
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