“A chi dice che avere un figlio disabile rappresenta un’opportunità di nuova vita e di nuova speranza, e persino di nuova felicità noi francamente non ci crediamo. Si tratta invece, realisticamente, di una grande sfortuna e di una grande sofferenza. Questo ovviamente non significa che ci si debba piangere addosso tutto il tempo e cedere allo scoramento: bisogna invece rimboccarsi le maniche e darsi da fare in ogni modo per superare i mille ostacoli che si presentano via via lungo il cammino della crescita. La fortuna, semmai, nei casi come il nostro, è avere una famiglia solida, perché abbiamo constatato che di fronte a situazioni così o si diventa una famiglia ancora più unita oppure la famiglia si sfascia”.
Così Mariella Palamini e Fabio Tresoldi – lui di origini milanesi e lei parrese – che hanno un figlio 18enne, David, affetto da autismo.
Conosciutisi durante un concerto negli anni ’90, quando Fabio veniva con i suoi in villeggiatura a Gorno e già suonava e cantava in un complesso rock (cosa che fa tuttora col gruppo “Tri brüt e ü bèl” che porta nei locali della provincia e non solo il repertorio di Jannacci, Patruno, Svampa, ecc…), si sposano nel ’92 e nel ’95 nasce David, che fino ad un anno è un bambino come tutti gli altri…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 22 APRILE