“Io non faccio tamponi, non dispongo nemmeno degli spazi necessari come, per esempio, dei retrobottega sufficientemente ampi con tanto di entrata e di uscita separata, e non ho nessuna intenzione di attrezzarmi in questo senso, se lo vorranno lo faranno i miei figli quando andrò in pensione e mi subentreranno loro. E poi non mi sento di stare continuamente ad infilzare il naso delle persone”. La dott.ssa Chiara Persico aggiunge che comunque la richiesta di tamponi è molto alta: “Le persone in questi giorni vengono in tante a richiedermelo e quelli che posso vendere, i ‘fai da te’, vanno via come il pane perché la gente è in preda al panico, del resto alimentato dai mass-media, dal momento che poi in realtà, qui da noi, le cose non vanno così male e la situazione non è così tragica come la si descrive…
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